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Migranti stagionali, il centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio non può aprire, manca la verifica dell’Asp

4 settembre 2023 | 15:22
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Migranti stagionali, il centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio non può aprire, manca la verifica dell’Asp

Simonetti (Cseres): “Sui migranti permane un atteggiamento di alcuni fatto di resistenze e superficialità che poi si tramutano in vere e proprie omissioni”

Da cinque giorni il Centro di accoglienza stagionali di Palazzo è pronto ad aprire. Quest’anno la campagna del pomodoro si svolge in ritardo per le note questioni climatiche. Il Centro non può aprire perché l’Asp di Potenza, a differenza del Vigili del fuoco, non ha ancora effettuato le verifiche di rito.

Si tratta di un atto grave che il nuovo DG, che recentemente ha effettuato visite di circostanza, con il sorriso stampato, in vari luoghi del territorio, dovrebbe valutare attentamente la vicenda per le decisioni del caso provvedendo in giornata ai compiti di istituto.

Sui migranti permane un atteggiamento di alcuni fatto di resistenze e superficialità che poi si tramutano in vere e proprie omissioni. La Basilicata è stata ed è un territorio che accoglie nonostante questi ed altri fatti. 72 Comuni dal 2014 al 2022, con le associazioni del volontariato, hanno accolto circa 8500 richiedenti asilo. Nello stesso periodo, in particolare nel triennio 2016/18, hanno trovato lavoro nella rete di inclusione circa 750 giovani lucani. Gli investimenti statali e della UE per l’assistenza dei migranti hanno superato il tetto dei 120 milioni per l’ospitalita ed i servizi.

Attualmente sono 2700 i richiedenti asilo presenti in accoglienza in regione, compresi i minori non accompagnati. Nel 2022 circa 50.000 migranti hanno lavorato in Basilicata a partire dall’agroalimentare.

Per l’accoglienza dei lavoratori stagionali specie in agricoltura e la realizzazione dei nuovi Centri stabili di Boreano, Gaudiano e Scanzano, 450 posti e servizi, sono stati finanziati dal 2018, dal il PON Legalita’ con circa 11 milioni. Gli appalti integrati della Regione sono tutti ancora fermi. Il Centro antiviolenza e anti tratta, completato da tempo e finanziato al Comune di Palazzo nel 2018 è inutilizzato. Ecco i fatti specifici del pressappochismo e della inerzia che abitano specialmente la Regione. Il caso Asp è una articolazione di questi comportamenti Pietro Simonetti CSERES