Indotto Stellantis, “Lear conferma commesse per i nuovi quattro modelli, ma continuano incentivi all’esodo
Fiom Cgil: “Tutto ciò è incoerente”
Nel corso di un incontro sindacale con la direzione dell’azienda Lear, indotto Stellantis di Melfi, richiesto dalle organizzazioni sindacali per conoscere l’andamento produttivo e occupazionale del sito di Melfi l’azienda ha confermato le commesse dei quattro modelli elettrici che Stellantis produrrà, vincendo le gare gli appalto. Inoltre sta procedendo a una ulteriore gara rispetto al probabile quinto modello anche se a oggi non si hanno notizie certe a riguardo. La Fiom ha chiesto di approfondire la discussione con l’azienda per conoscere l’impatto occupazionale in virtù delle nuove produzioni.
“Abbiamo sostenuto -spiega in una nota la segretaria Giorgia Calamita-la necessità di avere un’organizzazione del lavoro che valorizzi il ruolo importante dei lavoratori, garantendo una giusta premialità che recuperi le perdite per l’utilizzo della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà che stanno mettendo in seria crisi i lavoratori e le loro famiglie. L’azienda ha dichiarato di voler procedere con un percorso di incentivo all’esodo per i lavoratori dipendenti che vorranno uscire dallo stabilimento. Come Fiom abbiamo pertanto chiesto di conoscere i numeri dei lavoratori dipendenti coinvolti e che questi siano condivisi con il sindacato per verificare se effettivamente ci siano le condizioni tali che giustifichino i suddetti incentivi, rivendicando l’importanza di mantenere l’occupazione dell’area industriale di Melfi.
È fondamentale -evidenzia la segretaria Fiom Cgil Basilicata-investire sul futuro degli stabilimenti della componentistica e la procedura dell’incentivo all’esodo non può essere usata per ridurre la produttività. Non si possono annunciare tavoli istituzionali per rivendicare l’occupazione e poi procedere nella riduzione così come sta avvenendo nello stabilimento più grande d’Europa. Crediamo che oggi si possa investire realmente nella transizione attraverso nuovi strumenti che accompagnino i lavoratori e le imprese in questa fase di trasformazione. L’industria dell’automobile in Basilicata va tutelata in quanto settore trainante dell’economia lucana. Ribadiamo che la Fiom Cgil non firmerà mai accordi che mettono a rischio i lavoratori e l’occupazione”.