Basilicata, a Destra qualcosa si muove
“Quale vicinanza al pensiero di destra hanno i vari Quarto, Giuzio, Cicala, Latronico, Galella, Coviello, Mattia, Casino, ecc. Soprattutto, viene da chiedersi dove fossero costoro prima d’ora, e dove andranno dopo di ora?”
L’avvicinarsi delle elezioni regionali stimola le anime della destra lucana. È un classico di ogni tornata elettorale ma stavolta le tante correnti, disseminate con la diaspora di Alleanza Nazionale, ben difficilmente saranno disponibili a un confronto interno. Per rimanere in tema, si potrebbe parlare di “fratricidio” ai danni di Fratelli d’Italia, che potrebbe essere la vittima illustre di uno spiegamento di forze di destra. Una cosa è certa, l’esperienza della destra lucana al governo della regione ha destato tante perplessità sulla capacità del partito di Meloni di stare al governo. Liti furibonde, nomine seguite da immediate revoche, improvvisati al primo test, nessun segnale di cambiamento sulle politiche dello spopolamento, delle energie, infrastrutture, sanità al capolinea. Nulla di nulla, occupazione del potere per il potere. Il colpo di mani su Acque del Sud s.p.a. è poi la ciliegina sulla torta: un episodio che ha privato la Basilicata di una leadership in una importante partecipata. Un chiaro esempio di negligenza. Forse l’inesperienza, la eccessiva personalizzazione del partito da parte di alcuni dirigenti locali, pronti a candidarsi ovunque pur di non rimanere a casa, le eccessive velleità dei tanti che scalpitano dalle retrovie. Soprattutto l’affollamento di esponenti che da sinistra hanno traghettato a destra. Fratelli d’Italia è, oggi in Basilicata, un partito di reduci della sinistra di governo “che fu” piuttosto che un partito di destra. Se guardiamo alla classe dirigente di FDI Basilicata sarà arduo riconoscere persone provenienti da Alleanza Nazionale (men che meno dal Movimento Sociale Italiano).
Non c’è dubbio che Fratelli d’Italia rappresenti una sorta di muto soccorso a cui in tanti attingono, nessun dubbio che il partito meloniano è la valvola di sfogo di un elettorato disorientato; ma quanto Fratelli d’Italia abbia a che fare con la storia della Destra è tutto da capire. Quanto Fratelli d’Italia esprime del pensiero di destra (?). Quale vicinanza al pensiero di destra hanno i vari Quarto, Giuzio, Cicala, Latronico, Galella, Coviello, Mattia, Casino, Caiata, ecc. Soprattutto, viene da chiedersi dove fossero costoro prima d’ora, e dove andranno dopo di ora. Per darsi una risposta basterà guardare a ciò che è accaduto alla Lega Lucana tra il 2019 e il 2023 o agli ex Pittelliani tra il 2013 e il 2019. È probabile che li ritroveremo in una prossima maggioranza di governo, di destra o di sinistra non importa, sarà comunque una maggioranza di governo.
Sappiamo per certo che un movimento obliquo di Destra sta intessendo un dialogo, finora proficuo, sul territorio che sembra aver intercettato le passioni che hanno, da sempre, caratterizzato la Destra Lucana. Esponenti dispersi nel solco attraversato dalla Destra, dapprima per confluire nel Popolo delle Libertà, poi verso altri lidi fino a Fratelli d’Italia. Shali Koc