Autotrasporti: lettera aperta al ministro Salvini

20 settembre 2023 | 19:33
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Autotrasporti: lettera aperta al ministro Salvini

“Onorevole Ministro, vuole risolvere seriamente i problemi dell’autotrasporto? Deve rigettare senza paura le inutili (non) soluzioni degli ultimi vent’anni”

Soluzioni che hanno nutrito il sistema parassitario, che non sono state in grado di curare e definitivamente guarire le imprese italiane. Da oltre vent’anni al potere, parlano di problematiche più volte strumentalizzate, con soluzioni infondate e inefficaci. Questo sistema di rappresentanza non rappresenta più la PMI, non è in grado di confrontarsi sulle problematiche vere. Non sono stati e non sono in grado di farlo! Perché? Probabilmente perché il sistema ormai vecchio e clientelare difende e rappresenta soltanto le imprese di serie A, e non come dovrebbe, anche quelle imprese di serie B e C. Rappresenta imprese senza o con un camion soltanto, ma con volume d’affari milionario, quelle sostituitesi negli alla committenza e per le quali trazionano merci quelle di serie B e C.

Rappresentano le imprese delocalizzate che hanno sostituito il proprio parco macchine e lavoratori autisti italiani, e non si è capito bene se, una volta sedute al tavolo istituzionale, hanno difeso gli interessi delle proprie imprese italiane delocalizzate all’est oppure, quelli di imprese italiane rimaste effettivamente sul suolo nazionale, contribuendo al PIL nazionale e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Consultando numeri storici ed effettivi, possiamo definire l’ultimo ventennio un piano premeditato per la sostituzione di lavoratori italiani, attivazione di dinamiche fondate principalmente sulla elusione, frode fiscale e lo sfruttamento dei lavoratori. Significa meno posti di lavoro, meno entrate fiscali, meno PIL.

Caro carburante?

Ci portano a credere che il credito di imposta e il rimborso accise sono la soluzione. Ed è invece quella NON soluzione ripetitiva che da oltre 20 anni continua a nutrire il sistema parassitario e ad illudere imprese vere. Rappresenta un sistema parassitario che negli anni ha imparato a sfruttare questa disperazione. L’autotrasportatore o la PMI che non ha il potere contrattuale, costretta a caricare viaggi al prezzo imposto dalla Committenza, mimetizzata tra diverse forme tipo Consorzi o COOP. Anche le associazioni sopravvivono con la disperazione dei propri iscritti, ignorando volutamente problemi veri, e, attraverso le proprie strutture con servizi, intascano il percentuale di ogni rimborso.

Pratico e veramente funzionale. Come il Chirurgo che omette volutamente la sostituzione di una valvola al cuore visibilmente danneggiata, creando condizioni di sofferenza e difficoltà, in attesa di una breve ricaduta. Da ricordare che, da vent’anni a questa parte, abbiamo sempre affrontato la stessa questione con stessi interventi di sempre. Da vent’anni a questa parte, con centinaia di milioni di euro intascati, questo settore continua a soffrire un evidente handicap culturale dove queste pseudo Associazioni, riconosciute da ordinamento scritto da Associazioni stesse, rappresentano la causa principale del più grande massacro di imprese italiane e della carenza degli autisti, sottoscrivendo le dinamiche UE dopo apertura delle frontiere della libera circolazione di persone e merci. Dando il via alla più grande elusione, frode fiscale e sfruttamento dei lavoratori.

La dimostrazione che negli anni questo reparto è stato volutamente demolito, inspiegabilmente, proprio da chi lo rappresenta nelle sedi istituzionali. Lei dovrebbe saperne qualcosa perché la Lega si è schierata a favore del pacchetto mobilità, rendendosi complice di questa fraudolenta manipolazione. Le mie osservazioni potrebbero sembrarle banali ma basterebbe semplicemente studiare dati e confrontarli con numeri effettivi. Carte alla mano!

Per risolvere seriamente le nostre difficoltà, dovrebbe schierarsi con determinazione contro ogni soluzione simile deliberata negli ultimi vent’anni! Ma non lo farà! Perché lei come i suoi predecessori siete degli ostaggi di questa rappresentanza ormai delegittimata e fuorviante. Distinti saluti, Srdjan Sergio Grujic