Stellantis: “A letto senza cena” i trasfertisti di Melfi a Pomigliano

“Ci avevano garantito che almeno un pasto al giorno dentro la fabbrica l’avremmo fatto”. E invece i conti non tornano ai trasfertisti di Melfi in forza allo stabilimento Stellantis di Pomigliano. “I patti erano quelli – ci spiega, adirato, un lavoratore – invece già dalla scorsa settimana era circolata la voce che da lunedì 28 avremmo dovuto lavorare mezz’ora in più ad ogni turno e quindi senza diritto alla mensa”. Le cose sono andate proprio in questo modo. Niente mensa per gli addetti a Lastratura e Verniciatura.

E così oggi in tanti tra loro, specie i trasfertisti, che vivono sulla loro pelle il problema, hanno aderito, sui due turni, allo sciopero indetto dalla Fiom. “Ieri sera alle 21:30 ci siamo fermati – prosegue un operaio che ha fatto il turno pomeridiano – abbiamo aderito in tanti allo sciopero perché ci sentiamo presi in giro”. Finito il turno, insieme ad altri colleghi, ha preso il pulmino per rientrare in hotel. “Qualcuno di noi – aggiunge – ha già deciso di ritornare in albergo e di andare direttamente a letto, senza cena, altrimenti avrebbe dovuto prendere la macchina e andare alla ricerca di una tavola calda, chi invece con l’albergo si trova più vicino al Centro commerciale, ha fatto la corsa contro il tempo per non trovare chiuso”.

Una situazione piuttosto imbarazzante. “Ci avevano garantito un pasto al giorno dentro la fabbrica, siamo lontani da casa, e invece niente pasto – ribadisce – inoltre dobbiamo andare a mangiare a spese nostre e poi a fine settembre, così almeno ci dicono, saremo rimborsati attraverso i ticket, o una specifica card”. L’umore non è buono. Al punto che molti operai di Melfi, nella mezz’ora finale del turno di ieri hanno aderito allo sciopero e ora sperano che la vicenda venga chiarita al più presto. E intanto proprio oggi (29 agosto), a Melfi, in un incontro convocato dai sindacati di categoria, all’ordine del giorno, ci saranno proprio le ‘difficoltà’ dei trasfertisti.