Presunte molestie in Regione, il dg Bortolan si dimette

10 agosto 2023 | 15:19
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Presunte molestie in Regione, il dg Bortolan si dimette

Bardi: “Difendiamo l’etica e l’estetica pubblica”. Cifarelli, Pd: “Etica ed estetica vanno sostanziate e non declamate”

“Prendo atto delle dimissioni da parte dell’ingegnere Francesco Bortolan quale Direttore Generale alla Salute e alle politiche della persona. Si tratta di un gesto che chiude una vicenda delicata. I principi di etica ed estetica pubblica, da me più volte richiamati, sono stati ancora una volta declinati”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, commentando così il passo indietro del direttore generale del Dipartimento Salute. Bortolan era finito nei giorni scorsi sulle cronache dei giornali per una vicenda secondo cui si sarebbe reso protagonista di molestie, attraverso messaggi a sfondo sessuale, ai danni di una funzionaria della Regione Basilicata.

Il capo gruppo del Pd in consiglio regionale, Roberto Cifarelli, con un tweet ha così commentato la nota di Bardi: “Bardi annuncia le dimissioni del DG Bortolan. Ma si è dimesso oggi, mentre è in ferie? O Bardi ha provato a fare lo gnorri ed ha tirato fuori le dimissioni dopo il mio comunicato odierno? E il DG ha fornito spiegazioni? Etica ed estetica vanno sostanziate e non declamate”. Cifarelli si riferisce al suo comunicato di oggi, 10 agosto in cui scrive: “Se fossero confermate le notizie di stampa secondo le quali il DG Bortolan, nonostante le richieste di chiarimenti circa le presunte molestie nell’esercizio del suo ruolo, si sia messo in ferie senza rispondere agli uffici del Presidente Bardi, ci troveremmo di fronte ad un assurdo. La sua “fuga” per le ferie e la sua mancata risposta sarebbe una manifestazione di evidente insubordinazione istituzionale, uno sgarbo che metterebbe in cattiva luce l’intera Basilicata con l’aggravante di dare la sensazione che sulla vicenda il governo regionale voglia prendere tempo, con buona pace di tutti i discorsi fatti sulle molestie alle donne sui luoghi di lavoro e di tutte e tutti coloro che in questi giorni sono intervenuti per denunciare la gravità del caso.”