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Parte la quindicesima edizione del Città delle 100 Scale Festival

30 agosto 2023 | 16:18
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Parte la quindicesima edizione del Città delle 100 Scale Festival
Un'edizione passata del Cento Scale Festival

Il festival si terrà dal 6 settembre al 25 novembre

La quindicesima edizione del Città delle 100 Scale Festival è pronta a prendere il via, portando con sé uno spirito avvincente e una ricca offerta di teatro, danza e arti performative contemporanee. I direttori artistici Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi hanno preso ispirazione dal binomio “Sotto/Sopra”, un’esplicita dichiarazione di intenti che promette di introdurre nuove prospettive creative all’interno del panorama culturale.

Il festival, che si terrà dal 6 settembre all’25 novembre, si configura come un viaggio coinvolgente all’interno di una pluralità di linguaggi espressivi, che attraversano il teatro, la danza, le arti performative e la musica, con una particolare attenzione alle forme artistiche emergenti sia nazionali che internazionali. Questa edizione mira a esplorare il panorama culturale attuale con uno sguardo critico e propositivo, ponendo l’accento su tematiche globali quali l’ambiente, la guerra e l’evoluzione dei linguaggi artistici e il configurarsi di nuovi immaginari.

Il festival inizia il 6 settembre con la performance di teatro-danza “SFERA – #uno stato eternamente nascente” della Compagnia mk, diretta dal coreografo Michele Di Stefano, già Leone d’Argento alla Biennale Danza. La compagnia, in collaborazione con il Centro Danza Metamorfosi, darà il via a una residenza creativa il 4 settembre che culminerà con la produzione congiunta di “Metamorfosi”, in scena l’8 settembre.

I due direttori artistici condividono l’entusiasmo per l’edizione di quest’anno, che guarda oltre i confini dell’Italia e abbraccia il panorama europeo. Tra gli artisti italiani e internazionali presenti, spiccano nomi come Romeo Castellucci, Edouard Louis & Milo Rau, Forced Entertainment/Tim Etchells, Fanny & Alexander, Dorothée Munyaneza, Cherish Menzo, Collettivo cinetico, Teatro la Ribalta, Kepler – 452. Inoltre, i tre spettacoli vincitori dei Premi Ubu 2022 con “L’angelo della storia” di Teatro Sotterraneo (migliore spettacolo dell’anno), “Con la carabina” della Compagnia di Licia Lanera (miglior regia a Licia Lanera e miglior nuovo testo straniero/scrittura drammaturgica a Pauline Peyrade), “Ashes” di Muta Imago
(miglior progetto sonoro a Riccardo Fazi e miglior attore performer a Marco Cavalcoli). Un’importante punto del festival è la fusione tra arti performative e musica. Quest’anno, è stata creata una sezione dedicata alla musica ambientale elettronica chiamato “Sound(E)scape”. Fughe del paesaggio sonoro, che si intreccia con i luoghi del festival e della città, arricchendo l’esperienza complessiva dei partecipanti. Per enfatizzare ulteriormente questa dimensione, è stato coinvolto come consulente il musicista Massimo Damato, il quale collaborerà con altri musicisti di calibro come Max Fuschetto, Pasquale Capobianco, Emanuele Errante e Giulio Baldinucci.

Tuttavia, le sfide non sono mancate nell’organizzazione dell’evento, data la chiusura temporanea del teatro comunale. Gli organizzatori hanno dovuto ristrutturare il festival, ospitandolo in teatri cittadini privati e spazi pubblici, dimostrando un impegno notevole a livello organizzativo ed economico. Nonostante le difficoltà, i direttori artistici sottolineano come quest’inaspettato cambiamento abbia offerto l’opportunità di ridefinire il significato e la funzione del festival stesso, aprendo ulteriormente a prospettive innovative e meno convenzionali.

La partecipazione attiva degli Under 35 è un aspetto fondamentale di quest’edizione, con la presentazione di nuovi lavori e ricerche. Il festival si propone anche come luogo di confronto e riflessione sullo stato attuale del teatro e delle arti performative, coinvolgendo artisti già affermati e giovani talenti con il nuovo lavoro di Gaetano Palermo “Swan” (spettacolo vincitore alla Biennale di Venezia 2023 / Sezione Teatro
Performance Site-specific), con la ricerca di Francesco Marilungo sulle tracce della ritualità studiata da Ernesto De Martino, con Eva Geatti, Michele Ifigenia Colturi, Azioni fuori posto, Mariagrazia Nacci.

Così come continua la stretta relazione con la rete di scuole, studenti e associazioni, in particolare con l’Associazione Italiana Persone Down di Potenza con cui sarà realizzata una residenza con Antonio Viganò del Teatro La Ribalta per il progetto “Teatro e inclusione”, che porterà alla coproduzione e messa in scena dello spettacolo “Il suono della caduta”.

La quindicesima edizione si distingue per la sua ampiezza e complessità, con numeri impressionanti che riflettono l’entusiasmo e l’impegno dei partecipanti: più di 100 artisti tra coreografi, registi, performer, attori e musicisti, oltre 30 compagnie presenti per una quarantina di repliche, quattro residenze artistiche e laboratori di creazione, oltre 10 incontri culturali con ospiti di rilievo e otto approfondimenti pubblici con gli
artisti protagonisti del festival.

Non mancano le collaborazioni con importanti enti e festival teatrali italiani, come il Roma Europa Festival, lo Short Theatre di Roma, il Contemporanea Festival del Teatro Metastasio Prato e la Primavera dei Teatri. L’obiettivo principale del festival viene rimarcato con forza: “curare” il teatro e le arti performative come forme culturali vitali, capaci di esprimere creatività, libertà e complessità in un mondo caratterizzato da molteplici contraddizioni. Il pubblico, sempre più vasto e affezionato, sarà coinvolto in un’esperienza multidisciplinare che offre spunti di riflessione e stimola nuovi modi di vedere e comprendere il mondo.