Riaperta da oggi la Chiesa della Trinità a Potenza
Nel sottotetto della chiesa nel marzo 2010 fu trovato il cadavere di Elisa Claps
Questa mattina, dalle ore 8.30, la Chiesa della Santissima Trinità, sita in via Pretoria nel centro storico di Potenza, è stata riaperta al culto. Lo fa sapere la Diocesi in una nota. La riapertura- si legge nel comunicato- arriva dopo la lunga chiusura dovuta alla tragica vicenda di Elisa Claps, che ha addolorato la sua famiglia e tutta la comunità diocesana, e ai recenti e necessari lavori di ristrutturazione, è stata restituita al culto della comunità dei fedeli, alla meditazione dei cittadini tutti e al patrimonio storico culturale della nostra Città.
Nel sottotetto della chiesa, nel marzo 2010 era stato ritrovato il cadavere di Elisa Claps, la giovane potentina scomparsa a 16 anni, il 12 settembre 1993, dopo essere stata vista per l’ultima volta proprio nella chiesa della Trinità e dove il suo corpo è rimasto nascosto dopo essere stata uccisa da Danilo Restivo.
“Inizialmente, e per un congruo tempo, -spiega la nota della Diocesi-il luogo sacro rimarrà aperto ogni giorno dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. In seguito alla costituzione dell’Unità pastorale nel centro storico, pensata dall’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo nell’ambito di una ristrutturazione in chiave pastorale per meglio rispondere alle conseguenza del forte calo demografico che negli ultimi anni ha interessato il centro storico, la chiesa della SS Trinità, come invita Papa Francesco, in sintonia con l’Arcivescovo Salvatore Ligorio, diventa “un luogo per la preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita”.
Nel dialogo intercorso tra l’Arcivescovo e la Santa Sede-prosegue il comunicato stampa- si è convenuti, tra l’altro, che per i cattolici, al fine di meglio “custodire la memoria di Elisa”, non c’è modo più appropriato della preghiera, anche liturgica, che ha pure la capacità di esprimere profondamente la presenza tenera e discreta favorendo il cammino di riconciliazione e guarigione per la comunità potentina, segnata da una ferita indelebile.
È questo l’auspicio del Santo Padre che la Chiesa locale sente il bisogno di continuare a realizzare e che ha spinto lo stesso Papa a scrivere direttamente alla Signora Filomena Iemma, mamma di Elisa Claps e all’Arcivescovo metropolita”.