Allevamento polli Vietri di Potenza, Comitato ProGeo: “Negato l’accesso agli atti”

Di seguito la nota del comitato ProGeo di Vietri di Potenza sul diniego all’acesso agli atti richiesto per prendere visione della documentazione relativa all’allevamento di polli in contrada Campitelli. 

“Come comitato ProGeo, abbiamo ricevuto il “diniego” alla nostra richiesta di “accesso agli atti” dal Responsabile S.U.A.P. del Comune di Vietri di Potenza, in merito alla nostra richiesta di “presa visione” della documentazione relativa all’allevamento di polli sito in agro del nostro Comune.

Senza entrare nel merito delle “questioni tecniche” già fatte rilevare dal legale del Comitato e che anche in questa circostanza ha avuto modo di ricordare agli Uffici preposti il “principio della massima trasparenza” supportato da leggi, provvedimenti e sentenze del Tar.
La nostra riflessione è ancora una volta politica e riguarda la tanto ventilata “partecipazione, trasparenza e rispetto della cosiddetta legalità” che il Sindaco e la sua Amministrazione, che guidano e controllano gli uffici tecnici comunali, non perdono occasione di ricordarci.
Quasi mai o raramente gli uffici preposti hanno negato l’accesso a documenti relativi ad opere che hanno un forte impatto sulla collettività e l’ambiente. Pertanto chiediamo ancora una volta un’intervento dei “nostri” amministratori affinché venga ripristinato il diritto di trasparenza e partecipazione nel nostro comune.

Si continua a “nascondere” o a far finta che i “problemi non esistono” evitando di affrontare tematiche che scuotono dalle fondamenta una “narrazione sugli allevamenti bio” che sta diventando sempre più anacronistica, deludente e consentiteci …..puerile!
I cittadini del comitato ProGeo hanno portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e dei suoi Uffici un’ importante problematica ed è dovere degli stessi amministratori comunali “approfondire la questione” e coinvolgere quanto prima l’unico consesso democratico rappresentativo del popolo di Vietri di Potenza: il consiglio comunale! Continuare a far finta di niente o peggio “ripetere a pappagallo” la questione del bio, bio, bio …. Trasforma la nostra delusione e disillusione nella drammatica constatazione di uno stato “comatoso” in cui è caduta la nostra “democrazia comunale”.