Specialistica ambulatoriale, “rinnovare al più presto i contratti”

13 luglio 2023 | 17:28
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Specialistica ambulatoriale, “rinnovare al più presto i contratti”
Roberto Cifarelli, consigliere regionale Pd

Cifarelli: “per assicurare ai cittadini lucani un servizio capace di rispondere alla domanda di salute proveniente dal territorio”

Lo scorso aprile ho presentato una interrogazione all’Assessore alla Sanità sulle ragioni per le quali ancora non si è proceduto al rinnovo dell’Accordo (e quindi del contratto) Integrativo Regionale (AIR) relativo alla specialistica ambulatoriale secondo le linee guida dell’Accordo Collettivo Nazionale vigente, proposto dal Ministro della Sanità e approvato dalla Conferenza Stato/Regioni il 31 marzo 2020. Ricordo che gli adeguamenti contrattuali, per la parte spettante alla Regione, sono fermi al 2006. L’Assessore, nello stupore dei più, e dopo soli tre mesi, ha risposto. E, già questa, è una notizia. Così il Consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.

Nel merito, l’Assessore nel ricostruire l’iter procedimentale, conferma il ritardo accumulato dalla Regione Basilicata, ma lo giustifica con la motivazione, francamente debole, che solo poche Regioni hanno provveduto al rinnovo degli AIR e cita, tra queste, la Campania, la Puglia ed il Veneto. Dimentica però di citare anche la Liguria, la Toscana, l’Umbria…..senza dimenticare che sarebbe auspicabile seguire i modelli regionali virtuosi e, non chi è in perenne affanno amministrativo. Oltre alla circostanza che le organizzazioni di categoria da tempo chiedono una interlocuzione con il Dipartimento, finora mai avvenuta.

Inoltre, – aggiunge il rappresentante Dem – è bene sottolineare che il Decreto Legislativo 502/92, come modificato e integrato dal D. L.vo 517/93 e dal D. L.vo 229/99 nonché dal DM 189/12, ribadisce il ruolo essenziale del medico specialista ambulatoriale nell’Assistenza Specialistica Distrettuale, quale parte integrante ed essenziale del Sistema Sanitario, per corrispondere ad ogni esigenza di carattere specialistico che non richieda e/o tenda ad evitare gli accessi presso le strutture ospedaliere e il prolungarsi della relativa degenza, in una logica di integrazione con l’assistenza medica di base e di apporto e di interconnessione con quella ospedaliera e degli altri servizi.

Pertanto – conclude Cifarelli – considerata la delicatezza della materia, invito l’Assessore a velocizzare la procedura di integrazione contrattuale, in quanto, al di là delle arringhe, da tempo gli operatori sanitari, le organizzazioni sindacali nonché le organizzazioni di categoria nel loro complesso reclamano il rinnovo del suddetto Accordo Integrativo Regionale proprio per assicurare ai cittadini lucani un servizio di specialistica ambulatoriale sempre più efficiente e capace di rispondere alla domanda di salute proveniente dal territorio.