Sciopero metalmeccanici, “transizione energetica alla Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga con certezze occupazionali”

10 luglio 2023 | 14:59
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Sciopero metalmeccanici, “transizione energetica alla Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga con certezze occupazionali”
Metalmeccanici in presidio sotto la Regione Basilicata
Sciopero metalmeccanici, “transizione energetica alla Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga con certezze occupazionali”
Sciopero metalmeccanici, “transizione energetica alla Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga con certezze occupazionali”
Sciopero metalmeccanici, “transizione energetica alla Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga con certezze occupazionali”

Fiom Cgil: “Il presidio davanti alla Regione conferma la necessità di rivendicare una politica industriale anche dalle istituzioni regionali per garantire l’occupazione e per miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”

Alta adesione allo sciopero delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici della Basilicata. “Il presidio davanti alla Regione – afferma la segreteria generale della Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – conferma la necessità di rivendicare una politica industriale anche dalle istituzioni regionali per garantire l’occupazione e per miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro affinché la transizione energetica allo stabilimento Stellantis di Melfi e nell’indotto avvenga in una condizione di certezze occupazionali.

È necessario superare la precarietà prodotta dall’efficientamento e dalla riduzione dei costi che le imprese hanno messo in atto in questi anni invece di investire in una transizione energetica necessaria sia dal punto di vista ecologico che energetico. Le crisi vanno superate con politiche industriali che rimettono al centro gli investimenti e governino la transizione con nuovi ammortizzatori sociali, formazione e produzione. Siamo stanchi dei soliti comunicati stampa del governo regionale e nazionale senza nessuna risposta concreta.

È necessario instaurare un dialogo con le parti sociali che rappresentano migliaia di lavoratori e lavoratrici. Continueremo le lotte e la campagna assemblare anche dopo lo sciopero per arrivare a modificare le scellerate politiche di questo governo”.