Potenza. “Disagi insostenibili per i lavoratori di Poste italiane”

11 luglio 2023 | 10:30
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Potenza. “Disagi insostenibili per i lavoratori di Poste italiane”

Failp-Cisal: La filiale del Capoluogo spesso si dimentica di avere a che fare con persone, ignorandone necessità e bisogni, senza considerazione sulle ricadute in carico della qualità dei servizi, della clientela e del clima divenuto esasperato tra la categoria interessata”

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindacato Failp-Cisal.

Da sempre la Failp ha sostenuto e perseguito valori inalienabili per il nostro modo di essere sindacato, valori di meritocrazia contro ogni clientelismo e valori di rispetto dei diritti dei lavoratori e delle persone. La filiale di Potenza spesso si dimentica di avere a che fare con persone, ignorandone necessità e bisogni, senza considerazione sulle ricadute in carico della qualità dei servizi, della clientela e del clima divenuto esasperato tra la categoria interessata.

Ci viene segnalato da alcuni direttori del territorio che l’azienda non si preoccupa dello stato di salute dei lavoratori, né delle condizioni di sicurezza ed igienico/sanitario precarie in cui versa l’ufficio Postale. Le postazioni degli sportellisti sono scomode, le sedute non appaiono ergonomiche, le pareti presentano macchie di muffa, mancano le vie d’uscita. In alcuni uffici postali manca la conta banconote, i commerciali non hanno una postazione adeguata che consente loro di lavorare serenamente. IL processo di vendita è un processo delicato e, pertanto, deve essere svolto secondo i principi del codice Etico di Poste Italiane; i rapporti ed i comportamenti, a tutti i livelli aziendali, dovrebbero essere improntati sui principi   di onestà, integrità, correttezza, imparzialità, riservatezza, diligenza lealtà e rispetto etico.

L’interesse del cliente deve essere sempre al centro dell’attenzione. Abbiamo notato in alcuni uffici che ci sono forti pressioni commerciali o comportamenti verosimilmente vessatori. Rileviamo che i giovani neoassunti per far carriera sono disposti a tutto, ebbene se questo è il modo veloce per far carriera, lanciare fumo negli occhi al direttore di filiale mentre il “povero” direttore monoperatore, sempre ligio al dovere, non crea problemi in ufficio e non viene considerato.

In questi ultimi anni abbiamo osservato con attenzione gli atteggiamenti e l’aria di mistero e segretezza intorno all’attribuzione di promozioni e premi personali, così come spesso siamo rimasti affascinati da taluni avanzamenti di carriera fulminei. Probabilmente ci sfuggono dei requisiti fondamentali.

L’azienda non tiene conto della” travel policy 2009” i cui contenuti riguardano la gestione delle trasferte, esplicitando compiutamente il diritto al rimborso dei lavoratori che hanno sostenuto delle spese relative ai pasti consumati nelle ore rituali ed entro i limiti, documentate da ricevuta fiscale, e relativo ai km percorsi. Il rimborso stabilito dall’azienda per il buono pasto è di soli 35 EURO, consumato lungo l’itinerario, ma non viene riconosciuto dalla filiale di Potenza. I tagli relativi ai km percorsi non vanno ricercati nello sforzo e nella disponibilità dei lavoratori, i costi non si riducono tagliando il denaro già anticipato dagli stessi, il cui importo è tra l’altro definito in modo indiscutibile dall’azienda. I lavoratori in missione non dovrebbero viaggiare a proprie spese, sottoscrivendo delle dichiarazioni proposte dall’azienda.

Cari lavoratori come possiamo far rivedere il nostro i CCNL 2024/2026 in scadenza il 31/12/2023?

Concludiamo con una frase di Papa Francesco “Una persona che lavora dovrebbe avere anche il tempo per ritemprarsi, stare con la famiglia, divertirsi, leggere, ascoltare musica, praticare uno sport. Quando un’attività non lascia spazio a uno svago salutare, a un riposo riparatore, allora diventa una schiavitù.