Migrazioni, al Museo Archeologico di Melfi la mostra “AttraVerso. Il lungo viaggio”

27 luglio 2023 | 11:15
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Migrazioni, al Museo Archeologico di Melfi la mostra “AttraVerso. Il lungo viaggio”
Migrante, opera di Vincenza Spiridione

In esposizione le opere di Vincenza Spiridione

La Direzione Regionale Musei Basilicata e il Museo Archeologico Nazionale “Massimo Pallottino” di Melfi, in rete con il Comune di Melfi e la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, presentano la mostra di arte contemporanea AttraVerso. Il lungo viaggio. L’inaugurazione si terrà il 29 luglio alle 19.

Per il terzo anno consecutivo il Museo “Massimo Pallottino” dedica attenzione all’arte contemporanea. Dopo le mostre Vincenzo e Francesco Radino. Dialogo familiare nel 2021, E’ per sempre (dedicata alla plastica) con le opere di Mara Fabbro e Alberto Pasqual nel 2022, quest’anno Attraverso. Il lungo viaggio affronta l’importante tema della immigrazione.

La mostra racconta, con le opere di pittura e di scultura di Vincenza Spiridione, un fenomeno sociale di portata estremamente rilevante e delicato nella sua gestione. Le migrazioni di persone esistono da sempre portando in taluni casi svantaggi, in altri benefici importanti. Le opere dell’artista avvicinano il pubblico a questo rilevante tema sociale ed invitano ad una riflessione.

L’azzurro del mare è il colore di fondo della narrazione. Un mare amico, che accoglie le speranze di una vita migliore, ma anche un mare spesso ostile, che annienta la vita. Migrazioni di ieri e di oggi. Raccontate le une dai reperti antichi conservati nel Museo, esito spesso di migrazioni di genti, di culture, di merci, e le altre dalle emozionanti e dirette opere dell’artista.

Le migrazioni fanno da sempre parte della storia dell’umanità. Le persone migrano da un luogo all’altro per diverse ragioni: i conflitti e le guerre, la povertà estrema e gli squilibri socioeconomici, politici e climatici. Sono questi alcuni dei principali fattori che causano inevitabilmente gli spostamenti di popolazione. Spostamenti che portano con sé la sofferenza del lungo e pericoloso viaggio.

Bisogna guardare al presente e al futuro. Con le opere d’arte esposte nella mostra comunichiamo il forte messaggio di coesistenza e di coesione tra le popolazioni coinvolte in questo rischioso viaggio e le persone che le accolgono, in una ottica di inclusione che valorizza il contributo che tutti, ciascuno per parte sua, può dare alla società.

Vincenza Spiridione, di origine lucana (Barile), vive e lavora a Roma. L’artista rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondandone potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno.

Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. L’impegno nel sociale dell’artista è presente anche nei romanzi che ha pubblicato a partire dal 2020 con Se è Amore. L’antefatto, primo di una trilogia che vede fresco di stampa Se è amore. Il conflitto (Guida Editori, 2023).

Vincenza Spiridione

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