“La stazione Fal di Avigliano città peggiora nonostante i lavori di ammodernamento”
Un gruppo di cittadini ci scrive per segnalare alcune criticità nella Stazione delle Ferrovie Appulo-Lucane di Avigliano e sulla tratta fino a Potenza Inferiore
Gentile Redazione,
La Stazione di Avigliano è stata riaperta dopo ulteriori lavori di ammodernamento in seguito a quelli già effettuati nel 2016/2017. Chiusa per circa un anno e mezzo. Per tutti i lavori effettuati sono stati spesi circa 800mila euro di cui 470mila euro per gli ultimi “ammodernamenti”.
Ancora non se vede “l’ombra di un capo stazione”, funziona un solo binario ed il deposito è stato dismesso. In conclusione passi indietro rispetto a due anni fa. La stazione non è più presidiata, c’è solo la presenza di un addetto ai tornelli. Lo slogan della riapertura avvenuta poche settimane fa evidente sulla pubblicità delle Fal è stato: “+Green, +Smart, +Accessibile”. Questo slogan ha accompagnato l’ultimo “restauro” della Stazione di Avigliano, ma la realtà dei fatti è tutt’altra.
Per quanto riguarda l’accessibilità, gli spazi non sono adatti alle persone con disabilità, e l’unico strumento per i non vedenti è un misero pannello in braille con la mappa della stazione. I tornelli installati non hanno in dotazione “la voce guida” altrettanto si dica riguardo alla macchinetta per fare i biglietti. Per le persone anziane o per le persone non dotate di “capacità tecnologiche” nessun aiuto.
Altro problema cruciale riguarda la biglietteria. I nuovi biglietti hanno validità nella sola giornata a partire dall’obliterazione e questo rende impossibile, per esempio, acquistare un biglietto qualora si dovesse viaggiare anche il giorno dopo o nei giorni successivi, inoltre, se malauguratamente si dovesse avere la necessità di uscire dalla stazione per qualche minuto, e di dover rientrare per prendere il treno, si dovrebbe comprare un nuovo biglietto, perché altrimenti non si può uscire dalla stazione prima di 15 minuti.
A nulla, purtroppo, sono servite le manifestazioni di dissenso dei cittadini preoccupati e stanchi di questa situazione. La risposta delle istituzioni viaggia lenta proprio come i loro treni e ancora non è arrivata. L’Assessorato alle Infrastrutture, inoltre, ignora le chiamate dei cittadini ed è arrivato addirittura a bloccarli sui social e a declinare le loro telefonate. Intanto nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata sulla linea delle Fal Avigliano-Potenza Inferiore Scalo. Nonostante circa tre anni fa siano stati acquistati nuovi treni, questi sono ancora fermi in deposito. Nonostante l’acquisto delle casse centrali con i bagni, circa tre anni fa, questi sono ancora in deposito.
I tempi di percorrenza invece di ridursi si sono allungati dai 35 minuti si è arrivati a 55 minuti. Noi viaggiatori lo sappiamo: la velocità di crociera per i circa 19 Km di percorrenza è di 40/45 Km orari e non si devono superare i 50 km orari, le lumache sono più veloci.
Perché con tutti i soldi stanziati con il PNRR non è stata approntata la progettazione per mettere in sicurezza le linea e velocizzarla? Perché FAL ha istituito diverse corse di autobus mantenendo gli stessi orari dei treni, con rimborsi più elevati?
Viene quindi da chiedersi cosa si sia fatto in 12 anni di lavori, e se questi si siano effettivamente svolti. Sicuramente questa vicenda evidenzia il solito spreco all’italiana in cui i vari appaltatori si passano di mano in mano la palla, senza però portare a termine i lavori.
Gli abitanti di Avigliano pertanto chiedono: riduzione immediata dei tempi di percorrenza del treno; la messa in esercizio dei treni nuovi; bigliettazione libera; ripristino immediato del Capo stazione e relativo personale; eliminazione delle barriere per le persone con disabilità.
Lettera firmata