Stato di agitazione precari dei servizi sociali comunali dell’ambito Vulture Alto Bradano
Proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Ingiustificabili ritardi nell’adozione delle delibere propedeutiche all’assunzione tramite stabilizzazione dell’intera platea di lavoratori”
Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sulla stabilizzazione dei precari dei servizi sociali del Vulture Alto Bradano.
Era il 31 marzo quando la Conferenza dei sindaci del Vulture Alto Bradano ha dato mandato al segretario del Comune di Rapolla, in quanto capofila, di predisporre gli atti preliminari all’assunzione tramite stabilizzazione dell’intera platea di lavoratori dei servizi sociali dell’Ambito assunti a valere sulle risorse del Pon Inclusione 2016. A oggi solo Rapolla, insieme ai Comuni di San Fele, Pescopagano e Melfi hanno proceduto all’adozione delle propedeutiche delibere. Ingiustificabili i ritardi degli altri Comuni che allontanano l’ambizioso obiettivo di superare il precariato e assicurare alla platea degli utenti servizi sociali stabili.
Questi lavoratori, per i quali già nello scorso mese di dicembre è stato esperito un atto di ricognizione, hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione previsti dall’articolo 20 del decreto legislativo 75 del 2017, ovvero hanno maturato almeno 36 mesi con un contratto di lavoro subordinato sottoscritto a seguito di una procedura concorsuale.
È il caso di ribadire che tali assunzioni non incideranno sulla capacità assunzionale di nessun Comune in quanto pagate da etero-finanziamenti e per lo stesso motivo non intaccheranno neanche le capacità economico finanziare degli enti e che le risorse con cui finanziare tali assunzioni sono relative a diversi fondi a disposizione dell’Ambito (Avviso 3/2016 Pon Inclusione, Avviso 1/2019 PaIS, Avviso 1/2021 PrIns, Nuovo Pon 2021-2027 e Quota Servizi Fondo Povertà) oltre al fondo strutturale a programmazione triennale, Fondo di Solidarietà Comunale trasferito direttamente ai Comuni e anch’esso strutturale destinato esclusivamente al potenziamento del servizio sociale e al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza del personale. In un contesto normativo alquanto favorevole permane solo il tema della volontà politica a procedere all’adozione degli atti propedeutici alla stabilizzazione del personale in oggetto che consentirebbe anche un notevole risparmio di spesa a carico degli enti.
Col mandato ricevuto dai lavoratori nel corso di un’assemblea che ha visto la totale partecipazione del personale, dichiariamo lo stato di agitazione dei lavoratori precari del Pon Inclusione operanti nell’Ambito socio territoriale del Vulture Alto Bradano, chiedendo al Prefetto l’attivazione delle procedure di conciliazione (art.2, comma secondo della legge 146/90, così come modificato dalla legge 83/2000) con la convocazione delle organizzazioni sindacali e di tutti i sindaci dell’ambito”.