Operai Stellantis morti in incidente, cordoglio e rabbia dai sindacati: strada pericolosa

6 giugno 2023 | 18:12
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Operai Stellantis morti in incidente, cordoglio e rabbia dai sindacati: strada pericolosa
I due mezzi coinvolti nell'incidente costato la vita a due operai Stellantis

Fiom Cgil, Fim, Fismic, Uilm e Ugl puntano il dito contro un sistema viario inadeguato: siamo stanchi di contare morti e feriti

Sindacati compatti nell’esprimere cordoglio per i due operai della Stellantis di Melfi mortinel pomeriggio di oggi, 6 giugno, in un incidente sulla strada Bradanica all’altezza di Lavello. L’auto su cui viaggiavano i due uomini, di 47 e 50 anni, si è scontrata con un autoarticolato.

“Il grave incidente stradale accaduto oggi sulla Statale 655 Bradanica, nei pressi di San Nicola di Melfi, ripropone nel modo più drammatico l’inadeguatezza del sistema viario regionale e in particolare dei collegamenti da e per il polo automotive». È quanto hanno dichiarato nel pomeriggio di oggi in una nota congiunta le segreterie regionali di Fim, Uilm e Fismic a margine della riunione delle Rsa dello stabilimento Stellantis nel corso della quale è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. «Altre due vite spezzate e un ferito non fanno che confermare la pericolosità di un’arteria stradale che ha bisogno, non da oggi, di un radicale ammodernamento per incrementare il livello di sicurezza. Siamo affranti e siamo stanchi di contare i morti e i feriti, allo stesso tempo dobbiamo con determinazione denunciare ancora una volta l’inazione delle istituzioni nonostante i nostri continui moniti e richiami sulla necessità di adottare misure urgenti per migliorare la sicurezza di tutta la viabilità che ruota intorno al polo industriale di San Nicola di Melfi. Ora vogliamo i fatti perché non si può continuare a fare la solita politica degli annunci e dello scaricabarile sulla pelle dei pendolari che ogni giorno si mettono in macchina per raggiungere con grande sacrifico il posto di lavoro. Tutta la viabilità che interessa il polo automotive di Melfi deve diventare infrastruttura di interesse nazionale. Chiediamo al Governo regionale di avviare le opportune interlocuzioni con Anas e ministero dei Trasporti per mettere a punto un piano straordinario di messa in sicurezza e di investimenti per l’adeguamento delle arterie».

“Da anni – afferma la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita – denunciamo la pericolosità della strada per raggiungere l’area industriale di San Nicola di Melfi chiedendo degli adeguamenti per l’intensità del traffico, anche di mezzi pesanti, e la pericolosità dovuta alle condizioni in generale, del tutto inadeguate rispetto alla percorribilità delle arterie principali e secondarie. È tutta l’area industriale ad essere stata completamente abbandonata, come purtroppo denunciato anche a seguito della morte di Rossella Mastromartino, investita all’uscita da lavoro. A oggi nulla è stato fatto per garantire sicurezza alle centinaia di lavoratori e lavoratrici che ogni giorno rischiano la vita su queste strade. Purtroppo oggi ci troviamo a piangere le ennesime vittime. Chiediamo alla Regione Basilicata di attivarsi per intervenire con urgenza affinché non si verifichino più simili episodi”.

“Ancora e ancora, si ripetono con drammatica regolarità gli incidenti stradali sulla statale 655, da anni si parla e si scrive sulla necessità della messa in sicurezza della strada ma, nonostante la morte ciclica di persone, nulla si muove: è veramente vergognoso. Basta con le stragi, basta ai morti ammazzati sulle strade. Lo abbiamo gridato più volte, con rabbia, ma è stato inutile. Il sangue, spesso di giovani vittime, e le lacrime di intere famiglie distrutte e straziate dal dolore continua a scorrere inesorabilmente sulle strade del territorio materano. La Basilicata, purtroppo, nel 2023 sta’ tristemente salendo verso i primi posti a livello nazionale per quanto riguarda gli incidenti plurimortali, quelle tragedie della strada che, solitamente, richiamano di più l’attenzione dei mezzi di comunicazione, con vittime”. Lo dichiara Giuseppe Palumbo Segretario Provinciale dell’Ugl Potenza .