Cifarelli, Pd: Situazione al limite nei Pronto Soccorso degli ospedali lucani

16 giugno 2023 | 10:09
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Cifarelli, Pd: Situazione al limite nei Pronto Soccorso degli ospedali lucani

Una interrogazione per capire “quali iniziative Bardi e Fanelli intendono intraprendere con il coinvolgimento delle OO.SS. per individuare azioni finalizzate a dare maggiore riconoscimento al personale medico e sanitario impegnato nei P.S.”

“Dirigenti Medici UU.OO.CC. Accettazione, P.S. e Medicina d’Urgenza degli ospedali di Potenza e Melfi in assenza di garanzie da parte della Regione Basilicata e della Direzione Generale dell’Azienda a decorrere dal mese di giugno 2023 non saranno più disponibili ad eseguire ore di attività aggiuntive. La carenza di medici, in particolare nelle strutture di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza – dichiara il capogruppo Pd in Consiglio regionale Roberto Cifarelli – in Basilicata, così come in tutto il resto del Paese, ha ormai assunto i contorni di una vera e propria emergenza”.

“Purtroppo il Pronto Soccorso – sottolinea Cifarelli – è considerato un settore poco attrattivo per le professioniste e i professionisti della Sanità a causa della grande responsabilità e dell’impegno psico-fisico, di tempo e di lavoro richiesti. Alla data odierna in tutta la provincia di Potenza gli organici di Pronto Soccorso fanno registrare numeri veramente critici (12 effettivi su 24 da organico a Potenza San Carlo; 5 su 9 a Lagonegro e Melfi; 6 su 9 a Villa d’Agri) e percentuali analoghe si registrano anche nei Pronto Soccorso della Asm”.

“Alcune delle misure messe in campo negli ultimi anni per tentare di arginare la crisi dei Pronto Soccorso – continua Cifarelli – non hanno sortito effetti. Tra le misure di sostegno e di incentivazione vi è il D.L. n. 34/2023 che all’art. 11 ‘Incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive e anticipo dell’indennità nei servizi di emergenza-urgenza’ prevede che ‘per l’anno 2023 le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, per affrontare la carenza di personale medico e infermieristico presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri e al fine di ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni, possono ricorrere, per il personale medico, alle prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 115, comma 2, del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area sanità del 19 dicembre 2019, per le quali la tariffa oraria fissata, in deroga alla contrattazione, può essere aumentata fino a 100 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione’. A fronte delle legittime rivendicazioni e richieste di incontro da parte del personale medico e delle organizzazioni sindacali la Regione Basilicata tace – afferma il capogruppo regionale del Partito democratico – e nel frattempo i Dirigenti Medici UU.OO.CC. Accettazione, P.S. e Medicina d’Urgenza degli ospedali di Potenza e Melfi con note del 16 e 17 maggio hanno comunicato che, in assenza di precise garanzie da parte della Regione Basilicata e della Direzione Generale dell’Azienda in merito alle richieste precedentemente esposte, a decorrere dal mese di giugno 2023 non saranno più disponibili ad eseguire ore di attività aggiuntive”.

“Per queste ragioni – comunica Cifarelli – ho presentato una interrogazione consiliare per capire quali iniziative il Presidente Bardi e l’Assessore Fanelli intendono intraprendere, anche con il coinvolgimento delle OO.SS., per individuare azioni finalizzate a dare maggiore riconoscimento al personale medico e sanitario impegnato nei Pronto Soccorso dei nosocomi lucani e contribuire, sulla scorta di quanto fatto anche da altre regioni italiane, a rafforzare un ambito ospedaliero oramai divenuto fondamentale nel sistema dei servizi sanitari regionali”.