Bardi: “Piano nazionale automotive per difendere Melfi”
Lo afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi a conclusione dell’incontro con il ministro Urso svolto oggi 21 giugno. Il ministro: “tenere insieme quel sistema industriale che ha fatto grande il nostro Paese”
“Le regioni unite, accanto al governo, per ribadire la necessità di raddoppiare il numero di vetture Stellantis prodotte nel nostro paese. Con il piano nazionale sull’automotive, le regioni e il governo, insieme, metteranno in campo tutte le misure necessarie per difendere i lavoratori, le filiere produttive e i territori. La collaborazione del Governo Meloni con le regioni è un cambio di metodo e di sostanza fondamentale per evitare che – nel caso dell’automotive – le scelte di Bruxelles abbiano poi conseguenze sociali ed economiche sui territori. Lo stabilimento di Melfi ovviamente è al centro di questo piano nazionale e ringrazio il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, per l’attenzione sempre dimostrata verso la nostra regione. Il peso politico del governo nazionale e il sostegno delle regioni rafforzano il paese intero nel dialogo con la multinazionale Stellantis. Cosi si difendono gli interessi nazionali e i lavoratori italiani, attraverso una strategia di politica economica forte e chiara, che necessariamente dovrà avere anche un respiro europeo, penso all’annoso tema dei microchip e a tutto il tema della transizione energetica”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi a conclusione dell’incontro con il ministro Urso svolto oggi 21 giugno, al quale hanno partecipato gli altri presidenti di regione che ospitano gli stabilimenti della Stellantis.
Dal canto suo il ministro Urso in una nota alla stampa sintetizza così l’incontro di oggi con le Regioni Basilicata, Piemonte, Emila Romagna, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania: il piano “dovrà concretizzarsi innanzitutto con un confronto e – mi auguro – con un’intesa di alto profilo, duratura nel tempo, con il grande gruppo Stellantis, al fine di aumentare le auto prodotte in Italia, di investire, anche con le risorse pubbliche, in nuovi modelli, quelli più sostenibili, nelle auto delle futuro, con tutta la straordinaria filiera dell’automotive e riuscire a tenere insieme quel sistema industriale che ha fatto grande il nostro Paese”. “Pensiamo di essere nella strada giusta”, conclude il ministro, “quella di mettere insieme tutti gli attori del sistema, lo Stato, il governo, le Regioni, i sindacati, le associazioni di impresa perché noi siamo un sistema Paese”.