Casa di riposo a Cersosimo: tre misure interdittive

4 maggio 2023 | 13:54
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Casa di riposo a Cersosimo: tre misure interdittive

Esercizio abusivo della professione e carenze di natura igienico-sanitaria-strutturale

I Carabinieri del Nas di Potenza, su disposizione della Procura di Lagonegro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Lagonegro con cui sono state notificate misure interdittive personali a carico di tre persone operanti in una struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti, nel comune di Cersosimo.

A carico della legale responsabile della struttura e di due operatrici è stata disposto il divieto di esercitare la professione di operatore socio sanitario per la durata di un anno. Per la legale responsabile della struttura è stata invece disposto il divieto a contrarre con la Pubblica amministrazione per la durata di un anno.

Secondo la Procura gli indagati, a vario titolo, avrebbero esercitato abusivamente una professione sanitaria e commesso il falso materiale in certificati o autorizzazioni amministrative, perpetrati in concorso tra loro e in maniera continuata, nell’esecuzione di un medesimo disegno criminoso.

Le indagini, che si sono sviluppate lungo un arco di circa due anni, sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Lagonegro e condotte dal Nas Carabinieri di Potenza che ha ricostruito la vicenda attraverso attività ispettive analitiche presso la struttura, l’escussione di testi, l’acquisizione di documenti probatori, nonché il ricorso ad Ausiliari di Polizia Giudiziaria per l’esecuzione di indagini e valutazioni di natura tecnico sanitaria.

Le attività investigative hanno permesso di acclarare, in termini di rilevante gravità indiziaria, che la legale responsabile della struttura, nonché le due operatrici sue dipendenti, erano in possesso di certificati di abilitazione professionale mai rilasciati dalla Regione e dal relativo Ente certificatore non avevano frequentato alcun corso formativo, né affrontato i relativi esami finali.

Nell’ambito dell’inchiesta sono emerse gravi carenze di natura igienico-sanitaria-strutturale (talune progressivamente risanate) ed organizzative, quali l’avvio dell’attività in carenza di idoneo titolo autorizzativo ed in presenza di lavori di ristrutturazione. L’assenza di figure professionali previste dalla legge in relazione alla tipologia di struttura ed alla tipologia degli ospiti con conseguenti ricadute sul numero degli operatori socio-sanitari nelle varie professionalità, già carente con riguardo ai numero di ospiti autorizzato.