Stellantis, la crisi della produzione italiana viene da lontano

31 maggio 2023 | 15:13
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Stellantis, la crisi della produzione italiana viene da lontano

Simonetti (Cseres): “Il Sole 24 Ore racconta la verità”

Il quotidiano della Confindustria racconta molto bene cosa accade da dieci anni nel nostro Paese nel comparto automobilistico. La produzione è stata ridotta della metà. Nel 2022 si e scesi a 473.000 auto a fronte del milione, una quota considerata di sopravvivenza.

Il giornale il Sole 24 Ore rivela con trasparenza la condizione dei fornitori italiani e i livelli di produzione che il Spagna si attesta a 1,7 milioni di auto e regge negli altri paesi Europei. Acuta è la diagnosi sugli effetti relativi alla presenza di un solo produttore in Italia e dei mancati investimenti di produttori esteri che scelgono altri Paesi della UE.

Il Sole 24 ore parla di mancanza di politica industriale e scarsità delle attività di ricerca e sviluppo. Tutto vero Il quadro rappresentato sulla condizione degli stabilimenti ora gestiti da Stellantis, a partire da Melfi, segna una evidente svolta nel racconto dell’attuale fase di ristrutturazione e dello stato dei flussi di fornitura in ambito e non solo.

Di particolare interesse è l’analisi attorno alle capacità ed al valore delle esportazioni di componenti autori e dei fornitori italiani e della dipendenza dall’estero di prodotti elettronici e di nuova generazione. Il racconto, la documentazione, indicano il rapporto tra la caduta del volume di produzione e le decisioni sull’uso dell’elettrico.

La crisi della produzione italiana viene da lontano. Per queste ragioni la vicenda della crisi dello stabilimento di Melfi, e non solo, non può essere affrontata con approcci, metodi domestici o locali.

La situazione in atto, al netto dei modelli da produrre, dopo l’eliminazione di una linea di produzione e la sottoscrizione degli accordi di super incentivazione all`esodo,indica la prospettiva reale di una occupazione diretta 3500/4000 lavoratori e 1500 dei fornitori.

Senza un impegno governativo a livello nazionale ed in Europa e la lotta di tutto il movimento sindacale, il declino dei punti di produzione in Italia sarà costante. Pietro Simonetti Cseres