Sanità lucana, Bellitti (Fials): “urgenti le nomine dei direttori generali di Asp e Crob”
“Da circa un anno il Sistema Sanitario Regionale versa in una situazione di grave criticità a causa delle mancate nomine, da parte del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi”
Da circa un anno il Sistema Sanitario Regionale versa in una situazione di grave criticità a causa delle mancate nomine, da parte del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, dei Direttori Generali dell’Azienda Sanitaria di Potenza e del Crob di Rionero. L’urgente necessità di provvedere alle suddette nomine è stata più volte evidenziata dalla Fial, il sindacato autonomo maggiormente rappresentativo del comparto Sanità, e viene nuovamente sollecitata. E’ quanto si legge in una nota della segretaria regionale Luciana Bellitti.
Si rappresenta, infatti, aggiunge Bellitti, come a seguito delle dimissioni rassegnate nel mese di giugno 2022 dall’allora Direttore Generale dell’Asp, a tutt’oggi il vertice aziendale sia affidato al Direttore facente funzioni, protraendo oltremodo la supplenza dell’incarico, circostanza che di fatto costituisce condizione ostativa ad una gestione strategica e programmatica, limitandola all’espletamento delle attività strettamente necessarie ed urgenti.
Analogamente si è provveduto, nello scorso mese di ottobre, al commissariamento del Crob di Rionero, intervenuto in conseguenza della prolungata assenza per malattia del Direttore generale e delle dimissioni, nel periodo compreso tra la primavera e l’estate 2022, anche dei Direttori Amministrativo e Sanitario dello stesso istituto.
La nomina a Commissario straordinario dell’unico presidio oncologico regionale è stata affidata al Direttore Generale dell’ASM di Matera, laddove è agevole immaginare quali straordinarie difficoltà debba affrontare chi sia preposto alla contemporanea gestione di due importanti strutture aziendali di riferimento regionale.
Inoltre, precisa la segretaria regionale Fials, “Le procedure selettive sono state completate da diversi mesi, pertanto, ormai il tempo per assumere le relative determinazioni sulle nomine dei vertici aziendali è stato abbondantemente raggiunto e consumato. La situazione di sostanziale immobilismo che si è determinata, pregiudicando l’autonomia gestionale delle aziende sanitarie regionali, si traduce in una grave ed intollerabile compromissione della qualità dei servizi in danno dei cittadini.
Infatti, conclude Bellitti, I ritardi gestionali peggiorano la qualità del servizio sanitario e ledono i diritti e le aspettative dei lavoratori. In particolare all’ASP, dove si registra una pesante carenza di incaricati di funzione, deve trovare attuazione la contrattazione decentrata. Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, sottoscritto a novembre 2022, ridisegna in modo positivo e fortemente motivante il conferimento degli incarichi. Nel contempo resta aperta la fondamentale questione della riorganizzazione strategica delle strutture sanitarie. Inoltre, mentre “sulla carta” si è ormai affermata la necessità di riequilibrare la distribuzione delle risorse tra la medicina ospedaliera e del territorio, i ritardi nella sua effettiva realizzazione sono enormi”.