Quell’allevamento di polli in prossimità di un sito di interesse comunitario
A Vietri di Potenza, il Comitato ProGeo solleva dubbi e perplessità sull’impianto
Sta facendo discutere la costruzione di un allevamento di polli a Vietri di Potenza. Il locale comitato ProGeo, istituito per la salvaguardia del territorio e la tutela dell’ambiente ha rilevato “elementi di criticità” in merito al provvedimento che ha autorizzato la realizzazione della struttura zootecnica in contrada Campitelli dove, a poca distanza, è già presente un allevamento di suini.
Perplessità sono sorte a cominciare dal “mancato coinvolgimento della comunità, come previsto da regolamento edilizio”. Il capannone, di circa 1600 metri quadri è stato già costruito, manca al momento l’autorizzazione all’esercizio.
Il comitato, che da mesi ha portato la questione all’attenzione dei cittadini e del sindaco, Christian Giordano, solleva dubbi sulla costruzione dell’impianto e sulle ricadute in termini ambientali dell’allevamento stesso, richiamando il vincolo paesaggistico che esiste su quel territorio, e ricordando che sarebbe stata necessaria la Vinca, ovvero la Valutazione di incidenza ambientale. Riteniamo-dicono-che l’autorizzazione a costruire in quella zona sia stata data con troppa facilità”. A supporto di ciò il Comitato mette sul tavolo una serie di considerazioni.
Nella stessa zona-fa notare ProGeo-si trova un sito di interesse comunitario cosiddetto S.I.C. che riguarda anche il comune di Savoia di Lucania per il “Vallone del Tuorno” e altri comuni della cosiddetta “Valle del Melandro”, inserita tra i siti della Rete Natura 2000. Inoltre la stessa amministrazione vietrese ha chiesto l’istituzione di una seconda zona Sic sul territorio, per cui ha ottenuto circa 500mila euro di fondi. E quindi da un alto si lavora per salvaguardare e valorizzare le aree naturali e dall’altra si autorizza un allevamento di polli?”
I siti di interesse comunitario sono aree particolarmente adatte per la conservazione o il ripristino di habitat utili al mantenimento della biodiversità della flora e della fauna e sono sottoposti a norme prescrittive particolari da considerare in fase progettuale.
A destare dubbi è anche quello che si legge nella documentazione autorizzativa. “Il sindaco ci ha assicurato che l’allevamento prevede 4800 polli (il limite per essere biologico), nei documenti che abbiamo visionato al Comune si parla di 9 mila, ma l’Aua, l’autorizzazione unica ambientale è per 30mila”.
Ma a preoccupare c’è anche quanto emerso nel parere della Provincia, (Autorizzazione unica ambientale 1 febbraio 2023), secondo cui: “la falda non potrà essere utilizzata a valle per uso potabile o domestico, o per irrigazione di prodotti mangiati crudi a meno di accertamenti chimici e microbiologici caso per caso da parte dell’autorità sanitaria”.
“Gli animali producono ogni giorno quantità di rifiuti ricchi di fosforo e azoto che se non eliminati adeguatamente, finiscono per riversarsi nel suolo che viene impoverito e nelle falde acquifere, dove questi rifiuti non si fermano. A valle c’è proprio il Fiume Melandro tutelato dalla Direttiva Habitat. Non comprendiamo i benefici che la nostra comunità può avere dalla realizzazione di queste opere che trasferiscono solo “criticità” o peggio ancora “inquinamento” senza attivare economie virtuose che valorizzano il nostro territorio e la sua vocazione. E non comprendiamo come possa l’Amministrazione combattere, giustamente, l’eolico selvaggio per tutelare il territorio e autorizzare un allevamento di polli. Abbiamo chiesto al sindaco Giordano di agire in autotutela e quindi procedere a un riesame del progetto. Ma al momento lui continua a rassicurarci”.
Di tutto questo il Comitato ProGeo discuterà in un convegno con esperti che si terrà a Vietri di Potenza nelle prossime settimane: “Per tenere alta l’attenzione sulla questione e informare i cittadini”.