Programma lucani nel modo: diminuiscono le risorse, scarseggia la progettualità. Il museo di Castel Lagopesole rimane chiuso

13 maggio 2023 | 15:52
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Programma lucani nel modo: diminuiscono le risorse, scarseggia la progettualità. Il museo di Castel Lagopesole rimane chiuso

Simonetti: “Alte premesse, bassi contenuti di ideazione e distribuzione a pioggia con piccoli contributi”

La conclusione della assemblea delle associazioni dei lucani nel mondo ha segnato ancora una volta la riduzione delle risorse finanziarie messe a disposizione. Nel contempo scarseggia il coordinamento della progettazione. Alte premesse, bassi contenuti di ideazione e distribuzione a pioggia con piccoli contributi. Solo 270 mila euro per il 2023.

Nei prossimi anni, se dovesse continuare questa tendenza si spenderà più per la riunione annuale che per le attività soprattutto all’estero. Sono lontani i tempi di interventi incisivi e spalmati all’estero per evitare il declino delle organizzazioni che non hanno   contributi per l’ordinaria amministrazione. Tutto questo mentre la Regione eroga contributi notevoli, in qualche caso senza tenere conto delle normative vigenti in materia di programmazione e bandi, ad eventi occasionali e proposti da privati.

In questo contesto va segnalata una decisione della scorsa settimana di assegnare oltre 350.000 ad una società privata napoletana per la organizzazione di una gara di motonautica a Pisticci con nove motoscafi. Mentre si parla di avvicinare i giovani discendenti all’ estero non si definiscono programmi di formazione linguistica o di alta formazione presso Unibas. Come accadeva negli anni scorsi con i fondi Fse. Nessun programma di borse di studio con l’utilizzo di altre risorse per almeno 1000 unità presso l’Ateneo Lucano in fase di forte declino.

Altre universitarie Mezzogiorno operano in questa direzione, come in Sicilia e in Calabria. Curioso è stato l’intervento della rappresentante della Fondazione Mattei che ha invitato ad utilizzare le risorse umane. Ad oggi non risulta nessuna iniziativa della struttura dell’Eni verso i giovani lucani all’Estero. Infatti la Fondazione di occupa solo di reclame e propaganda mentre Eni non investe in attività produttive in Basilicata. La multinazionale, che 2021 ha certificato utili per oltre 5,2 miliardi, investe in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna nella chimica fine e derivata nulla in Basilicata.

La retorica discussione sul turismo di ritorno, di origine o di borgo è diventata una tecnica di distrazione non di massa dai problemi dei Lucani e degli italiani emigrati e abbandonati a se stessi. Quest’anno ancora praticato un taglio alle risorse da parte del Governo Nazionale anche in direzione della rappresentanza diplomatica e gli istituti di Cultura. Infine nessuna iniziativa per riaprire il Castello di Lagopesole chiuso da oltre due anni, con il Museo dell’Emigrazione. Nel contempo si promettono mostre all’estero!

Nel bilancio di previsione 2023 nessuna risorsa per il fitto dell’area del Castello utilizzato (9000 euro anno) e per l’appalto della gestione del Museo. Ecco un esempio di incapacità e sciatteria al netto delle solenni dichiarazioni sugli “ambasciatori” nel mondo. In realtà i lucani nel mondo ed i loro discendenti sono passati negli ultimi anni da 1,2 milioni circa 700.000.I dati degli iscritti all’Aire sono poca cosa rispetto alla realtà di fatto. Prevalgono i tagli finanziari, annunci senza seguito, eventi di senza sbocco.

Pietro Simonetti – CSERES