Morto Antonio Sivolella, “il movimento sindacale perde un grande protagonista”

23 maggio 2023 | 18:52
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Morto Antonio Sivolella, “il movimento sindacale perde un grande protagonista”
Antonio Sivolella manifestazione 19 gennaio 1978 piazza Pagano Potenza

Il ricordo di Simonetti: Un uomo inflessibile ma anche un innovatore

Per ricordare Antonio Sivolella, scomparso ieri, occorre tornare al Novecento. Dagli anni sessanta in poi. I tempi del protagonismo operaio e delle forze progressiste in lotta per la democrazia, il lavoro, i diritti. Una grande stagione che ha modificato le condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone e installato la pratica solidale, la partecipazione attiva delle masse lavoratrici, degli studenti e professori e del corpo intellettuale del Paese per cambiare veramente lo stato delle cose.

In questa stagione, ricca di risultati e di sbocchi politici e sindacali notevoli a partire dalla rottura delle gabbie salariale, la conquista dello Statuto dei lavoratori, l’unità Nord/Sud, Antonio fu protagonista assieme a tanti altri alla costruzione del sindacato nel comparto dei lavoratori statali e del pubblico impiego. Un lavoro duro e difficile in un settore difficile da organizzare e dirigere.

Ricordo il suo impegno intenso e serio ed una competenza speciali in termini di vertenzialità ‘e conoscenza delle normative. Il tutto sostenuto con estrema serietà e passione civile. I risultati furono copiosi e contribuì molto alla tenuta dell’Unita sindacale, della Vertenza Basilicata e dopo il sisma alle lotte per la ricostruzione e contro la criminalità economica che voleva impossessarsi delle risorse della Legge 2019.

Antonio era anche un artista, ancora oggi si possono trovare in vari luoghi i suoi pastelli o quadri dai colori intensi e caldi. Amava il paesaggio, era attratto dai tetti delle case, dal verde delle campagne.

Ricordo anche l’uomo, che assieme a Pasquale Caianiello ed altri sostenevano il periodico “l’Alternativa” che parlava di politica con la giusta misura di autoironia e semplicità.

Con la scomparsa di Antonio il movimento sindacale, non solo lucano, la Cgil in particolare, perde un grande protagonista di un passato fatto di grandi lotte e risultati. Un uomo inflessibile ma anche un innovatore.

Quando ci fu la grande manifestazione a Roma dei cinquemila della vertenza fu lui a dipingere lo striscione rosso della testa del corteo “la Basilicata è”. La fiducia di chi lotta e non si arrende, come non capita molto oggi. Pietro Simonetti CSERES

Sivolella