Legalità, Perrino (M5S): “c’è tanto da fare in Basilicata”

22 maggio 2023 | 16:48
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Legalità, Perrino (M5S): “c’è tanto da fare in Basilicata”
Gianni Perrino, portavoce M5S Basilicata

“Fenomeni di illegalità e di mafiosità sempre più comuni, spesso favoriti da una sorta di sudditanza nei confronti del potente o del prepotente di turno, ma anche da pericolosi ammiccamenti da parte di qualche rappresentante politico”

Di seguito il comunicato stampa di Gianni Perrino, portavoce M5S Basilicata in Consiglio Regionale, sull’intervento in Consiglio del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Potenza, Francesco Curcio.

Il Consiglio Regionale ha ospitato il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, i rappresentanti di Libera Basilicata e alcuni studenti dell’Istituto “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture nell’ambito dell’incontro “Istituzioni e cultura della Legalità”.

Nel suo intervento Curcio ha lanciato una serie di moniti ai rappresentanti politici presenti in aula, volti soprattutto a rafforzare la consapevolezza che il ruolo di decisore politico comporta nell’applicazione e nel rispetto del principio di legalità e del ripudio della cultura mafiosa. Ed è proprio il fenomeno mafioso che non deve essere sottovalutato o minimizzato in alcun modo. I rappresentanti delle istituzioni, che si tratti di politici o pubblici impiegati, devono essere il faro e la guida del cittadino affinché si rafforzi sempre più un legame di fiducia con la pubblica amministrazione. Ed è proprio sulla pubblica amministrazione che Curcio ha posto l’accento durante il suo intervento: le lacune di trasparenza e determinati interventi legislativi troppo azzardati (esplicito il riferimento al nuovo codice degli appalti) possono essere un pericoloso fenomeno di coltura per l’illegalità e l’infiltrazione mafiosa.

La Basilicata non è più un’isola felice o forse non lo è mai stata. Fenomeni di illegalità e di mafiosità sono diventati sempre più comuni su tutto il territorio regionale, spesso favoriti da una sorta di sudditanza nei confronti del potente o del prepotente di turno, ma anche da pericolosi ammiccamenti da parte di qualche rappresentante politico. Occorre cambiare la rotta, sensibilizzare le nuove generazioni affinché i vari ominicchi che tentano di mimetizzarsi in tutti i settori della vita sociale ed economica vengano completamente isolati.

Domani cade il trentunesimo anniversario della strage di Capaci: ora più che mai occorrerebbe concretizzare la tanta retorica che si accompagna al ricordo di chi, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha pagato col sangue quella che è una vera e propria battaglia di liberazione da un nemico viscido e ripugnante. Gianni Perrino, portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale