Corruzione, condannati in primo grado De Bonis e D’Apolito
Per l’avvocato potentino 3 anni di reclusione, mentre per il maresciallo della guardia di finanza 3 anni e 5 mesi
“L’avvocato Raffaele De Bonis Cristalli ha corrotto l’ex responsabile della sezione di “intelligence” del comando regionale della Guardia di finanza, Paolo D’Apolito. E’ quanto ha stabilito, ieri, il collegio del Tribunale di Potenza presieduto da Valentina Rossi condannando l’anziano legale potentino a 3 anni di reclusione e l’amico maresciallo a 3 anni, 5 mesi e 10 giorni”. A darne notizia il Quotidiano del Sud, in edicola oggi, 13 maggio.
“I giudici – aggiunge il Quotidiano – hanno accolto solo in parte le richieste avanzate a febbraio del pm Giuseppe Borriello che aveva indicato in 4 anni e 6 mesi di reclusione la pena da infliggere all’avvocato e in 5 anni e 3 mesi quella per il finanziere. Sono state ritenute insussistenti, infatti, le contestazioni per un’ipotesi di corruzione in atti giudiziari legata al presunto acquisto da parte di De Bonis, al prezzo di 10mila euro pagati in più tranche, di informazioni riservate nella disponibilità di D’Apolito. In particolare sull’esito di una denuncia presentata dallo stesso avvocato contro alcuni intermediari incaricati di far rientrare in Italia, con lo scudo fiscale, gli interessi sulla somma di un milione di euro che l’avvocato”.
Le indagini, dell’ottobre 2019, su presunte mazzette, appalti e collusioni tra politica, imprese e un sottufficiale della Finanza, portarono all’emissione di tre misure cautelari a carico dell’avvocato Raffaele De Bonis, del foro di Potenza, del luogotenente della Guardia di Finanza Paolo D’Apolito e del segretario dell’ex governatore lucano, Marcello Pittella, Biagio Di Lascio. Per tutti e tre gli indagati, il gip di Potenza aveva disposto gli arresti domiciliari. Il mese successivo il Riesame annullò il provvedimento di misura cautelare nei confronti di Di Lascio.