Tempa Rossa, alcune aziende calpestano i diritti dei lavoratori: “o fai come ti dico o sai che ti aspetta”

21 aprile 2023 | 13:38
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Tempa Rossa, alcune aziende calpestano i diritti dei lavoratori: “o fai come ti dico o sai che ti aspetta”

Gli operai, più sindacalizzati, sbattuti come pacchi da una mansione all’altra, da un turno all’altro. E non mancherebbero le “gentili” intimidazioni

Parliamo dei titolari dell’appalto nella logistica a Tempa Rossa per conto della Total. Si tollera di tutto. Per esempio il contratto dei metalmeccanici laddove sarebbe pertinente il contratto energia. E va bene. Ma cambiare anche le mansioni da un mese all’altro è troppo. Una volta “primarista” e il mese successivo la mansione cambia in “imbragatore”.  In barba agli accordi di secondo livello. Gli operai per caso hanno la lavanderia interna per gli indumenti da lavoro? No. Tute e altri indumenti bisogna lavarli nelle lavatrici di casa. Hanno un armadietto per il deposito degli effetti personali e degli indumenti da lavoro? No. I preposti, cioè gli operai incaricati tenuti a presidiare alcuni processi di lavoro, avrebbero diritto a una minima indennità mensile, 5 euro. E invece? Funziona tutto a spot: preposto per 4 giorni? Indennità per 4 giorni. Senza parlare dei famosi premi di produzione, oggetto di invenzioni creative da parte dei responsabili delle aziende. “Arriviamo a casa stressati, distrutti, anche per causa di un clima lavorativo continuamente sottoposto a pressioni e ingerenze spesso pretestuose”, racconta un lavoratore. Anche nel campo della sicurezza qualcuno preferisce soprassedere alle norme imposte persino da Total, e se “fai notare criticità su questo versante – aggiunge uno dei lavoratori – ti becchi un richiamo verbale simile a un’intimidazione”. Insomma, sarebbe il caso che su queste vicende qualcuno faccia delle verifiche.