Petrolio. Pozzo Pergola1, Eni presenta istanza: ecco i rischi
Eni S.p.A. in data 30 gennaio 2023, nell’ambito della Concessione di Coltivazione Idrocarburi denominata “Val D’Agri”, ha presentato istanza per l’avvio del procedimento di VIA. Interrogazione di Bonelli e, in esclusiva, le meraviglie del sottosuolo
Eni S.p.A. in data 30 gennaio 2023, nell’ambito della Concessione di Coltivazione Idrocarburi denominata “Val D’Agri”, ha presentato istanza per l’avvio del procedimento di VIA relativa al progetto “Messa in produzione del Pozzo Pergola 1. L’onorevole Angelo Bonelli ha presentato un’interrogazione in commissione Ambiente della Camera con cui chiede, tra l’altro “se il Ministro risulta a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda revocare la Concessione di Coltivazione Idrocarburi denominata “Val D’Agri”, a tutela dei beni ambientali onde evitare rischi irreversibili per l’equilibrio idrogeologico dei bacini idrografici del fiume Agri e interregionale del Fiume Sele.” Qui il testo completo dell’interrogazione.
A sostegno delle perplessità dell’onorevole Bonelli, esistono studi scientifici per ricerche in aree aventi le medesime caratteristiche della Frazione Pergola di Marsico Nuovo, area nella quale insiste il pozzo di estrazione di petrolio e gas denominato Pergola 1. In questi studi si evidenzia l’estrema pericolosità per l’ambiente in presenza di estrazioni di petrolio e gas in aree aventi queste caratteristiche. Inoltre da non sottovalutare il problema delle acque sotterranee, le grotte di Castel di Lepre ne sono piene. Da verificare anche il rischio perdita di gas, che potrebbe produrre la saturazione di queste grotte con conseguenze inimmaginabili anche sotto il profilo della sicurezza. Entrambi questi temi non sarebbero stati neppure studiati nella richiesta di VIA da parte delle compagnie petrolifere. Si sarebbero semplicemente limitati a dire che per l’oleodotto faranno dei tunnel sotto il fiume Agri ed anche sotto il Tanagro che è di competenza dell’Autorità di Bacino del Sele con sede in Campania la quale autorità non sarebbe stata mai investita di alcuna richiesta in tal senso.
Le osservazioni vanno inoltrate entro il mese di maggio, dopo di che il Ministero si riserverà di valutare le osservazioni per poi procedere con la concessione unica vigente per estrarre gas e petrolio.
Vale la pena guardare le foto e il video della (Società Speleologica Italiana) precisamente del Gruppo Speleologico Melandro che ha ispezionato le grotte Castel di Lepre in più occasioni. Dalle foto e dal video è possibile osservare le meraviglie sotterranee nell’area di Pergola1. Tuttavia c’è una cosa ancora più delicata da considerare: larga parte dei cunicoli delle grotte non sarebbe stata ancora esplorata, per cui potrebbe verificarsi l’ipotesi di perforazione di una di queste cavità carsiche con il riempimento di sostanze inquinanti e gassose.