Parco del Vulture: “Ostinazione e danno erariale”

29 aprile 2023 | 13:13
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Parco del Vulture: “Ostinazione e danno erariale”
Aldo Michele Radice

“Possono le istituzioni (regione e comune) essere utilizzate per scopi esclusivamente personali a discapito dei fondi pubblici?”

Si dice che sbagliare è umano perseverare è diabolico. Nel caso della nomina del Presidente del Parco del Vulture si è consumata un’ostinazione che ha rasentato la stupidità istituzionale perché volutamente e con la strafottenza di chi gestisce il potere ha calpestato la stessa legge regionale per pagare un vergognoso pegno personale. Così anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR di Basilicata, ha rigettato la richiesta di sospensiva. C’è da chiedersi dopo i ripetuti pareri negativi degli uffici legali della Regione sulla vicenda come si sia potuto avallare un più che improbabile ribaltamento della sentenza del TAR di Basilicata? A volte non serve ricorrere alla magistratura per avere ragione di un qualcosa che di ragionevole non ha proprio nulla, basterebbe un po’ di buon senso, di rispetto istituzionale e di coerenza con quanto svolto nella propria vita professionale. E ancora: possono le istituzioni (regione e comune) essere utilizzate per scopi esclusivamente personali a discapito dei fondi pubblici? È forse questa la ragione con cui si ricorre con tanta, troppa facilità a contenziosi inutili? Tanto poi paga pantalone, ossia noi cittadini. Ciò che è del tutto evidente è che del Parco del Vulture in quanto ambiente da tutelare e valorizzare non interessa affatto a chi ora ci governa per aver voluto ampliare l’area che doveva essere invece circoscritta al solo Monte Vulture, così come lo è per il Parco del Vesuvio o dell’Etna. Ciò che invece interessa è solo la gestione dei possibili futuri fondi, potendoli affidare a chi delle vere e concrete questioni di Monticchio non conosce assolutamente nulla, ma ben addentro a manfrine gestionali, con buona pace dei cinque comuni direttamente interessati all’area, che per altro si sono resi consapevolmente e vergognosamente complici di questo guazzabuglio.

Aldo Michele RADICE, ex consigliere regionale