“Effettivo rischio di contaminazione mafiosa” nelle società del gruppo Postiglione
Il Tar, come anticipato oggi dal Quotidiano del Sud, ha respinto la richiesta di sospendere in via cautelare gli effetti delle interdittive antimafia, emesse il 3 marzo dal prefetto di Potenza
Il Tar Basilicata ha depositato le motivazioni alla base della conferma dell’interdittiva antimafia per due società riconducibili a Giuseppe Postiglione, editore di Cronache Tv e Cronache Lucane. Secondo quanto anticipato dal Quotidiano del Sud oggi, alla base della conferma ci sarebbero «convergenti circostanze indiziarie» a sostegno delle valutazioni dell’«effettivo rischio di contaminazione mafiosa» nelle società del gruppo editoriale facente capo a Giuseppe Postiglione”.
Il Tar, scrive il Quotidiano, avrebbe evidenziato la presunta «esistenza di attuali frequentazioni» tra Postiglione e «appartenenti alla criminalità organizzata ovvero soggetti indagati per reati di mafia».
Sulla base di queste valutazioni il Tribunale amministrativo giovedì scorso, ha respinto la richiesta di sospendere in via cautelare, in attesa di una valutazione più approfondita, gli effetti delle interdittive antimafia, emesse il 3 marzo dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro, nei confronti di Melodia e Agi srl due delle società del gruppo Postiglione. In precedenza risulterebbe un’altra interdittiva a carico della Cooperativa Riscontri ex editore del giornale in pdf “Le Cronache Lucane”,
Il collegio presieduto da Fabio Donadono ha ritenuto il ricorso presentato dai legali delle due società «sprovvisto di profili di fondatezza» «in quanto il provvedimento impugnato, confermativo di una precedente interdittiva, risulta adottato all’esito di un’articolata e completa istruttoria e fondato su un quadro indiziario concretamente idoneo a far presumere, secondo la regola causale del “più probabile che non” e nell’ottica di avanzata prevenzione connotante detta misura, l’effettivo rischio di contaminazione mafiosa della società ricorrente».
Una delle due società, Agi Srl, riconducibile a Postiglione, ma nella titolarità di un’altra persona, fino a un mese fa risultava editore di Cronache Tv, visibile sul digitale terrestre, in Basilicata, Campania, Molise e Lazio. I canali sono stati spenti nelle scorse settimane. E questo avveniva in concomitanza con i provvedimenti del Prefetto. Successivamente allo spegnimento dei canali, l’editore lucano, senza dare alcuna spiegazione del cambio di rotta, aveva annunciato che Cronache Tv sarebbe diventata “TV nazionale”.