Stellantis Melfi, Fiom: Preoccupazione anche per l’indotto
Calamita: “Nuovo contratto non tutela i lavoratori e le lavoratrici. Nell’indotto continuano le operazioni di insourcing da parte di Stellantis. Chiediamo alla Regione Basilicata un incontro urgente”
“L’avvenuto rinnovo del Contratto specifico di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori della Stellantis è un epilogo pericoloso i cui effetti ricadranno sulle condizioni di lavoro e di vita”. Lo ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita che, unitamente al segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito e delegati sindacati ha svolto un’azione di volantinaggio davanti ai cancelli dello stabilimento di Melfi per illustrare i motivi alla base della mancata firma del rinnovato accordo da parte dei metalmeccanici della Cgil.
“Come Fiom – prosegue Calamita – denunciamo l’assurda propaganda sul rinnovo del Ccsl, che si basa su un aumento del salario che non prevede il recupero delle perdite dell’inflazione, del caro vita e del massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali, causa dei bassi stipendi che stanno mettendo in seria difficoltà i lavoratori e le loro famiglie. Non ci sono risposte al superamento del peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro, di salute e sicurezza, ma soprattutto non si intravede un piano industriale per la tenuta occupazionale.
A Melfi gli effetti negativi del Ccsl sono evidenti – aggiunge – le lavoratrici e i lavoratori subiscono gli ammortizzatori sociali da troppo tempo, per seguire l’andamento produttivo aziendale si modificano i calendari facendo saltare la programmazione della vita privata, aumentando i ritmi di lavoro, in condizioni igieniche e climatiche al limite della dignità umana. La riduzione dei costi – spiega Calamita – non può proseguire cancellando i diritti. Per questo proseguiremo la nostra azione di lotta e di rivendicazione sindacale a sostegno dei lavoratori e per la conquista dei diritti. L’accordo del 2021 che prevede la produzione di quattro modelli elettrici e la tenuta occupazionale di tutto il sito di Melfi va sostenuto. Dobbiamo rompere il silenzio delle istituzioni, della Regione Basilicata e del governo nazionale che devono assicurare una programmazione dlle politiche industriali per la transizione, sostenendo i lavoratori e le loro famiglie, ascoltando le proposte del sindacato. È fondamentale la partecipazione e il massimo coinvolgimento per garantire la tenuta futura produttiva e occupazionale di tutto il sito di Melfi, anche per l’indotto”.
Rispetto all’indotto per Calamita “le operazioni di insourcing da parte di Stellantis, con ricadute occupazionali sulla logistica di Melfi. L’efficientamento di Stellantis con la nuova riorganizzazione e soprattutto con insourcing delle lavorazioni della logistica dell’area industriale di Melfi sta producendo disastri occupazionali. Le lavorazioni della cooperativa ex Business Logistica, con all’incirca 60 lavoratori, oggi è a rischio in quanto le lavorazioni sono state inserite all’interno del ciclo produttivo di Stellantis. Nonostante le denuncia che la Fiom Cgil sta mettendo in atto nei confronti della Regione e di Stellantis, rivendicando un tavolo per avere prospettive sulla tenuta occupazionale dell’area, a oggi si continua con il silenzio mettendo in discussione i posti di lavoro. Chiediamo un incontro urgente alla Regione Basilicata – annuncia Calamita – affinché si possano creare le condizioni necessarie al mantenimento dei livelli occupazionali in tutta l’area industriale di Melfi e affinché Stellantis riconosca i sacrifici che in questi anni sono stati fatti dai lavoratori, che non possono essere abbandonati. Oggi, all’indomani del rinnovo del contratto specifico di lavoro, si continua a esultare anziché rivendicare un vero confronto che possa garantire la transizione elettrica tecnologica digitale con il miglioramento delle condizioni di lavoro, di salute, di sicurezza e di salario ma soprattutto con la tenuta occupazionale”. Di questo si è discusso anche all’attivo dei delegati dell’indotto Stellantis Melfi e della logistica, durante il quale è stata sottolineata la preoccupazione rispetto alla tenuta occupazionale di tutta l’area industriale di Melfi e all’insourcing che Stellantis sta mettendo in atto inserendo lavorazioni della logistica.