Sanità, “per ripiani imboccare con coraggio la strada del Mef”

31 marzo 2023 | 10:10
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Sanità, “per ripiani imboccare con coraggio la strada del Mef”

Lo ha detto Domenico Proietti, segretario confederale Uil e commissario nazionale Uil Fpl, intervenendo a Potenza al Consiglio Regionale della Fpl

“Il default dei bilanci sanitari nel giro di qualche settimane esploderà in tutta la sua drammatica emergenza in tutte le Regioni. Non possono certo bastare né il decreto payback né il cosiddetto Decreto Bollette a risolvere la questione. Occorre imboccare con coraggio la strada, sinora sempre volutamente ignorata, dell’utilizzo del MEF Sanità con 35 miliardi di euro da poter impiegare con condizioni più che vantaggiose, che per ammissione della stessa Commissione Europea sono fuori dai cosiddetti interventi salva Stato”. Lo ha detto Domenico Proietti, segretario confederale Uil e commissario nazionale Uil Fpl, intervenendo oggi a Potenza al Consiglio Regionale della Fpl.

“Il decreto bollette, aggiunge, contiene novità per la sanità come l’abolizione del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, misura fortemente voluta da anni dalla Uil-Fpl e recentemente rivendicata durante gli incontri al tavolo ministeriale e gli inasprimenti di pena per chi aggredisce gli operatori, con pene che prevedono la reclusione da 3 a 7 anni. Restano punti insoddisfacenti come sul fronte della dirigenza medica, dove l’unico messaggio positivo è riservato di fatto ai soli Pronto soccorso, con l’anticipo di un finanziamento già previsto dalla legge di bilancio, mentre non è prevista alcuna risorsa extracontrattuale per il Ccnl 2019-2021.

Siamo dunque in presenza di un decreto attualmente senza alcun tipo di impegno economico che risulta ancora privo degli investimenti strutturali necessari per risollevare la sanità italiana e restituire dignità alle lavoratrici e ai lavoratori che garantiscono il servizio pubblico per eccellenza. Per garantire la stabilizzazione dei precari, più personale e contestualmente garantire la salute dei cittadini riallineandola a standard europei , ce lo dicono studi autorevoli, c’è bisogno sino a 10 miliardi di euro l’anno per i prossimi 5 anni”.