Sanità lucana allo sbando: medici sul piede di guerra, liste d’attesa bloccate, rsa a rischio chiusura

6 marzo 2023 | 11:47
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Sanità lucana allo sbando: medici sul piede di guerra, liste d’attesa bloccate, rsa a rischio chiusura
Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati Basilicata

Vaccaro (Uilp): “Diritto alla salute negato soprattutto per anziani e fragili. Centrodestra incosciente”

“Il centrodestra alla guida della Regione,crede di poter comprare i lucani con il bonus gas, nel mentre li sta depredando di un diritto inalienabile, quello alla salute. Stiamo assistendo ad una grande operazione di marketing politico – elettorale, messa in atto per mascherare l’assenza di visione sui comparti nevralgici della vita pubblica,a partire dalla sanità. Un settore dove è praticamente assente qualsivoglia tipo di strategia, con un sistema ormai allo sbando. E non per colpa di quanti tra medici, infermieri ed Oss stanno dando il massimo. Con zero sforzi da parte di chi li amministra dall’alto. A pagare il prezzo maggiore di questa crisi sanitaria lucana, sono anziani e fragili”.

Sono le parole di Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil Pensionati di Basilicata,alla luce delle criticità vissute dai cittadini. “L’ultimo campanello d’allarme – esordisce Vaccaro – è la situazione nella quale sono costretti ad operare medici di famiglia,dell’emergenza-urgenza, i pediatri di libera scelta,in stato d’agitazione. Quando questa categoria arriva a denunciare l’assenza di neolaureati pronti a sostituire i pensionamenti, la scarsa attrattività della sanità regionale, la carenza di presidi sui territori nell’ottica di una riorganizzazione che non c’è – manca il Piano sanitario che credo a questo punto sarà realizzato dal prossimo governo regionale vista l’imminenza della campagna elettorale – siamo arrivati davvero al limite”.

“A questo si aggiungano i ritardi sulle liste d’attesa – continua Vaccaro -nella nostra sede arrivano pensionati, genitori di persone fragili irritate per le lunghe attese. Un signore di più di 80 anni mi ha segnalato che all’Asp per una ecografia all’addome non ci sono date. Al Crob a fine ottobre. Ma lui non sa se potrà aspettare fino al prossimo autunno e soprattutto sarà costretto a trovare un accompagnatore. I figli vivono fuori e lui ha la minima di pensione. ‘Ma tanto il gas è gratis, mi ha detto, questi ci hanno abbindolato così’. Parole sue. Voglio ricordare che le risorse ci sono. Il decreto mille proroghe ha dato il via libera al recupero delle prestazioni. Le Regioni potranno rendere disponibili, per l’equilibrio 2022, parte di quei 500 milioni stanziati dalla legge di Bilancio. E per dare attuazione al Piano operativo potranno avvalersi di quelle risorse, fino al 31 dicembre, integrando gli acquisti di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato. Ma intanto la sanità privata che in questa Regione sta erogando prestazioni per quella pubblica, è ancora sul piede di guerra dopo le promesse non mantenute dal presidente Bardi e dall’assessore Fanelli”.

“Ultimo capitolo, le Rsa. In attesa di una normativa generale di cui l’ente regionale dovrebbe dotarsi per l’accreditamento delle strutture, abbiamo due realtà nel Materano che rischiano di chiudere. Il Centro Geriatrico e Villa Ada. 100 posti letto il primo con 20 dipendenti,più di100 il secondo con 40 lavoratori. Per il Centro geriatrico stanno già partendo le lettere di licenziamento. L’ennesimo segnale di come questa giunta regionale sia completamente sconnessa dai problemi delle famiglie, costrette a rivolgersi alle strutture della Puglia a spese proprie. Senza contare il capitolo occupazionale. Servono risposte concrete ora – conclude Vaccaro – perché di spot e promesse non mantenute i lucani ne hanno abbastanza. Stanchi dell’incoscienza di chi li amministra”.