Mattarella a Potenza per il quarantennale dell’Unibas: “la libertà deve essere di tutti”
Il Capo dello Stato alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2022-2023
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi a Potenza per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023 dell’Unibas e per il quarantennale dalla fondazione dell’Ateneo Lucano.
Il Capo dello Stato giunto nella sede di Via Nazario Sauro a pochi minuti dalle 11 è stato accolto dall’inno nazionale eseguito dall’orchestra formata dagli studenti e le studentesse dei Conservatori di Potenza e di Matera. A riceverlo, il rettore, Ignazio Mancini, oltre il presidente della Regione, Vito Bardi, le ministre dell’Università Anna Maria Bernini e degli Affari istituzionali Maria Elisabetta Casellati. Prima delle cerimonia Mattarella ha ricevuto dal Rettore Mancini il sigillo dell’Ateneo, una medaglia commemorativa per i quarant’anni dalla fondazione.
L’intervento del Rettore, Ignazio Mancini
Nel suo intervento, il Presidente della Repubblica, congratulandosi per i “risultati raggiunti dall’Ateneo dalla sua fondazione ad oggi” ha rimarcato l’importanza della rete degli atenei per il nostro Paese. Riprendendo poi le parole dell’attivista Pegah Moshir Pour, che nel suo intervento ha parlato di libertà e diritti umani negati in Afghanistan e Iran, in particolare, il Capo dello Stato ha evidenziato che la libertà, per essere tale deve essere di tutti. La mancanza di libertà in un luogo-ha detto Mattarella- colpisce tutti”. Nel suo discorso ha poi ricordato la tragedia di Cutro.
Pegah Moshir Pour
Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha ricordato la nascita dell’Università lucana dopo il terremoto del 1980. “Questo edificio-ha detto nel suo intervento- non è solo un insieme di mura, ma un simbolo di rinascita, oggi come 40 anni fa. Ieri lo fu come risposta al terremoto, che fu un lutto per tantissime famiglie lucane e meridionali, un dramma che resterà nella storia di questa terra e che richiese una risposta forte da parte delle istituzioni, con una nuova visione del territorio, da cui nacque anche la felice intuizione dell’Università della Basilicata. Unibas, come la chiamiamo tutti, soprattutto i più giovani, è anche una speranza per i tanti giovani di questa terra, che sono il futuro di questa terra. Terra lucana che è storicamente di emigrazione e oggi vive il dramma dello spopolamento che rischia di penalizzare anche l’istituzione universitaria. È una sfida epocale, lucana certo, ma anche italiana ed europea, che richiede l’impegno di tutte le istituzioni, di tutte le forze sociali e quindi anche dell’Università.
L’intervento di Bardi