Basilicata ostaggio di un sistema di potere sempre uguale a se stesso
La Politica sta morendo tra le braccia dell’indifferenza e dell’ipocrisia
“In vista delle prossime elezioni regionali le forze di opposizione stanno preparando l’alternativa al centro destra.” Questa affermazione serve ad ingannare gli elettori. Poiché la Basilicata non ha bisogno di un’alternativa a Vito Bardi e alla sua maggioranza, così come non aveva bisogno dell’alternativa a Pittella e prima ancora a De Filippo e indietro nel tempo fino a Bubbico. Fumo negli occhi. Vecchi schemi elettorali spoliticizzati da decenni in questa regione. La Basilicata ha bisogno di un’alternativa al Sistema, non a Bardi e a chiunque altro. Sarebbe come voler fare l’acqua dal ghiaccio. Chiunque abbia governato negli ultimi trent’anni lo ha fatto nel quadro di un sistema di potere uguale a se stesso. In una regione come la nostra chi parla di alternativa tra centro sinistra e centro destra, e viceversa, mente, oppure è ingenuo.
In questi giorni assistiamo a narrazioni ambigue che vanno nella direzione di qualificare, politicamente, le “bande” che si contrappongono senza alcuna ragione politica. Semmai quella ragione è strumentale, usata come arnese per ingannare i cittadini. Le motivazioni della lotta tra queste “bande” sono altre, da decenni: interessi, soldi, potere, arricchimenti personali. Solo un ingenuo può immaginare che le sigle dei partiti utilizzate come vessillo della battaglia siano la ragione profonda e ideale dell’azione politica ed elettorale. Sigle che, tra l’altro, scompariranno come al solito dalle liste elettorali.
Gruppi “trasversali”, ai quali della sinistra e della destra e delle loro differenze culturali e politiche non interessa una cippa, sono all’opera. In questi gruppi non ci sono solo i cosiddetti politici, ma imprenditori sempre con le mani nella mangiatoia ed esponenti delle istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini dal malaffare, editori, “manager” buoni per tutte le stagioni. E dunque, al di là dell’apparenza, ci troveremo in alternativa il Sistema uguale a se stesso. Qualcuno cambierà di posto alla tavola, ma a quella tavola i commensali saranno sempre gli stessi, i cucinieri e i camerieri anche. Qualcuno, se sconfitto nella “competizione” elettorale dovrà accontentarsi di un piatto più magro, ma mai sarà escluso dalla tavolata. Perché nella pentola del sistema, c’è bisogno di tutti gli ingredienti e di tutti i poteri rafforzati o ridimensionati che siano. In queste settimane non a caso nascono centri studi improbabili e gruppetti “alternativi” pronti a chiedere un posticino nel sottotetto o anche nel sottoscala del Sistema.
Chi sono i signori e le signore che ancora oggi dopo anni e anni lavorano alla composizione del puzzle per le prossime elezioni? Sempre gli stessi. I capi bastone a “destra” e a “sinistra”, ancora in azione, senza pudore, insieme con editori e rappresentanti delle categorie imprenditoriali, con il ruolo ambiguo di personaggi insospettabili. Chi sono i nomi che circolano per le candidature a presidente? Gente che manovra la politica e l’economia da anni e che non ha mai dato conto del proprio operato, spesso fallimentare. Gente che ha fatto accordi con chi governava e con chi stava all’opposizione. Sempre a galla, a prescindere dalle maggioranze e dalle minoranze. Alcuni di loro appaiono come manager di grande prestigio, altri elogiati come protagonisti di storie meravigliose. Menzogne. E’ incredibile quanto fumogeno i media spargano in queste settimane spacciandolo per incenso.
La politica in tutto questo c’entra nulla. Sappiatelo. E allora? I cittadini devono assumere la consapevolezza – lo abbiamo detto in tutte le salse – che la Basilicata è ostaggio di un Sistema di potere. Per combatterlo occorre non lasciarsi coinvolgere dagli equivoci creati ad arte, dalle finzioni, dall’ipocrisia collettiva che fanno da sostegno ai privilegi dei soliti feudatari con la cravatta sempre nuova. Per combatterlo bisogna superare la pigrizia civile che caratterizza vasti settori della popolazione, avere il coraggio per capire e l’intelligenza per scegliere e combattere.
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