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Arpab, indagini della Procura sulla nomina dell’ex dg Tisci

31 marzo 2023 | 12:58
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Arpab, indagini della Procura sulla nomina dell’ex dg Tisci

Fp Cgil, che aveva presentato esposto sulla legittimità dei requisiti: avevamo ragione. L’ipotesi di reato contestata è “truffa per curriculum ottimizzato”

La Procura di Potenza ha aperto un fascicolo sulla nomina di Antonio Tisci a direttore generale dell’Arpab a seguito di un esposto della Fp Cgil di Potenza. Tisci era stato nominato nel settembre 2020 alla guida dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente.

Le indagini della Procura della Repubblica sulla nomina di Antonio Tisci a direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Basilicata, stanno facendo emergere che avevamo ragione, dice Giuliana Scarano segretaria della Funzione Pubblica Cgil che ricorda: Con un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza avevamo richiesto di valutare se l’ex direttore generale dell’Arpab fosse in possesso di alcuni requisiti specifici di ammissione e da quanto emerge oggi dalle pagine del Quotidiano del sud in merito alle indagini, l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti è di “truffa per curriculum ottimizzato”.

Con il nostro esposto, spiega ancora Scarano, avevamo evidenziato come dal curriculum vitae di Tisci non risultasse alcuna esperienza gestionale e manageriale in aziende operanti nel settore ambientale, come richiesto dalla norma. Al di là della fattispecie di reato, quindi, è chiaro che Antonio Tisci non avesse i requisiti richiesti”.

Ad evidenziare forzature ed anomalienella nomina di Tisci era stata anche l’associazione ambientalista Ehpa che aveva chiesto alla Regione Basilicata l’accesso agli atti per verificare la documentazione relativa alla nomina. Accesso che però era stato negato.

Secondo quanto riportato dal Quotidiano del Sud, sarebbe caduta l’ipotesi iniziale secondo cui il presidente Bardi avrebbe commesso un abuso d’ufficio in concorso con l’ex direttore generale per lasciare il campo ad un presunto raggiro operato nei confronti dello stesso Bardi che invece “sarebbe stato convinto del possesso dei requisiti”. Tisci, lo ricordiamo, si era poi dimesso, nel febbraio 2022, dopo essere stato trovato in ufficio nonostante la positività al covid 19.