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Potenza e Matera, la Polizia ricorda Giovanni Palatucci

10 febbraio 2023 | 13:24
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Potenza e Matera, la Polizia ricorda Giovanni Palatucci
Potenza e Matera, la Polizia ricorda Giovanni Palatucci
Potenza e Matera, la Polizia ricorda Giovanni Palatucci

Cerimonia commemorativa in onore del funzionario che salvò circa cinque mila ebrei

Oggi 10 febbraio ricorre la morte di Giovanni Palatucci, il Funzionario di Polizia deceduto nel 1945, a soli 36 anni, nel campo di concentramento di Dachau (Germania) dove era stato deportato per aver salvato, durante la sua permanenza a Fiume, da responsabile dell’Ufficio Stranieri prima e da Questore reggente poi, circa 5.000 ebrei dalle persecuzioni razziali.

In occasione della ricorrenza, la Polizia di Stato di Potenza lo ha voluto ricordare, nella giornata di ieri, con una cerimonia commemorativa svoltasi nel giardino di Largo Palatucci, adiacente la Caserma di P.S. “Vito Zaccagnino” dove lo scorso anno è stata piantumata una magnolia ed apposta una targa commemorativa.

Alla presenza del Prefetto di Potenza Michele Campanaro, del Questore Antonino Pietro Romeo, del Sindaco del capoluogo Mario Guarente, dei vertici provinciali delle altre Forze dell’Ordine, di una rappresentanza delle sezioni di Potenza e Melfi dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, presente con il labaro e di personale della Polizia di Stato, si è tenuto un momento di raccoglimento e preghiera officiato da Padre Lucio Calabrese, Parroco della vicina Chiesa “Santa Maria del Sepolcro”.

Per il suo eroismo Giovanni Palatucci nel 1990 è stato insignito dallo Yad Vashem di Gerusalemme del titolo di “Giusto tra le nazioni” mentre nel 1995 gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana la Medaglia d’oro al Merito Civile.

Il 21 marzo 2000 il Vicariato di Roma ha emesso l’Editto per l’apertura del processo di beatificazione del Servo di Dio Giovanni Palatucci, avvenuta il 09 ottobre 2002. Inoltre, in occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del Ventesimo Secolo.

A Matera invece analoga cerimonia, organizzata dalla Questura, si è svolta questa mattina, nella Villa Comunale “Unità d’Italia”. In onore di Palatucci, è stata collocata nella villa comunale una nuova stele, in pietra calcarenitica, che sostituisce la targa commemorativa, posizionata due anni fa insieme all’albero di ulivo, donato dalla Coldiretti di Matera. La cerimonia commemorativa si è svolta davanti all’ulivo, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose locali e con la partecipazione degli studenti di due classi del Liceo “Tommaso Stigliani”.

L’Arcivescovo delle diocesi di Matera-Irsina e Tricarico, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo è intervenuto, invitando i presenti a un momento di preghiera, per poi impartire la benedizione all’ulivo.

Dopo che i ragazzi del Liceo Stigliani, diretti dai professori Rocco Lacanfora e Giovanni Dinapoli, hanno suonato l’Inno di Mameli, ha preso la parola il Questore Emma Ivagnes, che ha voluto ricordare la giovane età di Giovanni Palatucci, il quale, a soli 27 anni, dopo gli studi, si arruolò con entusiasmo in Polizia, diventando Vice Commissario di Pubblica Sicurezza, senza immaginare quanti gravi problemi avrebbe dovuto affrontare. Di lì a poco, venne mandato a Fiume, negli anni in cui le vicende storiche si evolsero rapidamente, approdando verso le leggi razziali e il secondo conflitto mondiale. “È in quei momenti drammatici che Palatucci dimostra uno spirito di servizio, che altruisticamente offre per la sopravvivenza del popolo ebreo, per la giustizia e per il bene di tutti”.

Due studenti, in rappresentanza delle due classi del Liceo Stigliani, hanno quindi esposto alcune riflessioni sull’opera umanitaria di Giovanni Palatucci nel contesto storico in cui visse: “oggi noi celebriamo la sua figura affinché possa essere da esempio a noi giovani (…) e allora ci ricorderemo che ci si può opporre alle ingiustizie, si può trovare una strada per agire correttamente e per il bene comune. (…) La memoria deve avere un senso per noi: deve essere costruttrice di pace”.

È intervenuto quindi il Sindaco di Matera Domenico Bennardi, il quale ha affermato che Palatucci è la stella polare per tutti noi, per la storia italiana e meridionale (Palatucci nacque a Montella, provincia di Avellino). “Il suo esempio”, ha aggiunto il Sindaco, “rivive a Matera ogni volta che un agente vive un atto eroico, come nel caso della Guardia di P.S. Francesco Paolo Conte” (che nel 1928 sacrificò la sua vita nell’intento si salvare alcuni concittadini durante un terribile nubifragio e di cui l’anno scorso è stata inaugurata una statua in Piazza Vittorio Veneto a Matera).

Il Prefetto Sante Copponi ha concluso l’evento, ricordando che di quegli anni è anche la “tragedia dell’esodo di 350 mila giuliani e dalmati e del massacro delle foibe”, le quali sono commemorate nella stessa giornata di oggi, 10 febbraio.