Parco Naturale del Vulture: dopo la sentenza del Tar si riapre il futuro
Il presidente del Parco c’era e c’è e non è Donato Sperduto
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Basilicata, con sentenza pubblicata ieri 17 febbraio, ha annullato la nomina del Presidente del Parco del Vulture nella persona del Sindaco di San Fele, Donato Sperduto, eletto dall’intero Centro Destra in Consiglio Regionale nella seduta del 26 luglio 2022. Il Tar si è espresso a seguito del ricorso presentato da uno dei candidati tecnici alla nomina di presidente, Paolo Appiano. In queste ore l’opposizione in Consiglio Comunale a San Fele chiede a gran voce un atto di responsabilità del sindaco.
Tra il ricorrente al Tar e il sindaco di San Fele esiste un abisso sul piano delle competenze e delle esperienze. Continuiamo a chiederci come sia potuto accadere che il Consiglio Regionale adottasse una delibera di nomina favorevole a Donato Sperduto, anziché ad Appiano. Il Parco del Vulture è un ente importantissimo per il territorio e per lo sviluppo dell’area e non può finire nelle mani di giochi politici e di interessi neanche troppo chiari.
Ma chi è Paolo Appiano e perché secondo questo giornale dovrà essere lui a guidare il Parco?
“Ispettore Superiore Scelto del Corpo Forestale dello Stato, per oltre un quarantennio (dal 1968 al 2009) ha svolto il suo servizio in tutti i Comuni che compongono l’ambito del Parco del Vulture ed ha istituzionalmente atteso ai compiti di tutela dei beni che oggi ricadono nel Parco. Negli anni 2000, Appiano, laureato in Scienze Giuridiche presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, ha avuto anche esperienze amministrative in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e ambientale: ha svolto la funzione di Assessore della Provincia di Potenza, con delega per la materia dei Parchi ed Aree Naturali Protette e, proprio in tale veste, si è fatto promotore della proposta di legge di “Perimetrazione del Parco Regionale del Vulture”. Nel corso della sua attività di Assessore provinciale, si è distinto, tra l’altro, a salvaguardia dei valori ambientali, a procedere per la sospensione e successiva regolamentazione delle attività di prospezione petrolifera nella Riserva Naturale Abetina di Laurenzana. Ancora, si è fatto promotore della convenzione del 9 agosto 2001 con Enel, Ente proprietario del Lago Grande di Monticchio (in procinto di essere venduto ad una società privata), per la gestione da parte dell’Amministrazione Provinciale di Potenza dello stesso Lago, in prospettiva dell’acquisizione del lago grande nel patrimonio della Provincia di Potenza. Tra le esperienze amministrative particolarmente qualificate (elencate nel curriculum) va, altresì, annoverata quella di Presidente del Dipartimento Ambiente e Territorio (Pianificazione territoriale, Urbanistica ed Edilizia, Parchi e Riserve Naturali, Protezione flora e fauna, Inquinamento delle acque, acustico e atmosferico, Rifiuti, Risorse idriche e difesa del suolo, Opere pubbliche, Viabilità, Protezione Civile, Energia) dell’Unione Province d’Italia (UPI) con sede in Roma. Mentre tra le attività lavorative particolarmente qualificate (anch’esse elencate nel curriculum) vanno annoverate: a) la delega, rilasciata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Melfi (PZ), a svolgere funzioni di Pubblico Ministero presso il Tribunale e le Sezioni del Giudice di Pace del Circondario; b) le funzioni di docente di Diritto Penale, Procedura Penale e Legislazione Generale presso le Scuole del Corpo Forestale dello Stato.”
In forza di questo suo specifico e distintivo bagaglio di competenze ed esperienze, costituente requisito per la nomina a presidente del Parco, Appiano ha proposto la sua candidatura all’incarico, confidando che la scelta potesse ricadere proprio sulla sua persona. Ma così non è andata in quella prima controversa fase di cui abbiamo scritto. Ci auguriamo che col senno di poi la politica mostri serietà nei confronti delle popolazioni del Vulture nominando un presidente non in base alle appartenenze a partiti o a gruppi di interesse, ma tenendo nel giusto conto le competenze, le esperienze e l’autorevolezza della persona. Una persona capace di tenere testa agli inevitabili tentativi di ingerenze estranee agli interessi delle popolazioni locali.