Incidenti autocisterne “petrolifere” in Val d’ Agri. Che succede ?

28 febbraio 2023 | 16:59
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Incidenti autocisterne “petrolifere” in Val d’ Agri. Che succede ?

Wwf: “Esiste, da parte di autorità competenti un monitoraggio d’incidenti che vedono coinvolti gli automezzi e le attività coinvolti nel processo di estrazione e lavorazione degli idrocarburi in Val d’ Agri e nel resto della regione?”

La sequenza d’incidenti che coinvolgono autocisterne che trasportano, da quanto appare sugli organi d’informazione, liquidi reflui derivanti dalle attività di estrazione e lavorazione petrolifera in val d’Agri non può lasciare indifferenti e non può esimerci da porre vari interrogativi. Il 22 febbraio si è avuto notizia di un incidente, nei pressi di Montemurro che ha visto una autocisterna precipitare in una scarpata ai margini della Strada Statale 598 “Val d’ Agri” . Secondo le notizie stampa l’autista del mezzo avrebbe avuto conseguenze non di poco conto e i liquidi trasportati si sarebbero parzialmente sversati nel terreno circostante. Un incidente quasi in fotocopia si è verificato il 23 novembre 2022 in un luogo vicinissimo a quello del 22 febbraio.

Approfondendo la questione sembra che altri episodi simili si siano verificati in passato. Alla luce di tutto ciò, ed anche di una certa reticenza che appare evidente da parte di autorità ed aziende interessate a dare informazioni chiare su quanto accaduto vari interrogativi sono d’ obbligo. Esiste, da parte di autorità competenti un monitoraggio d’incidenti che vedono coinvolti gli automezzi e le attività coinvolti nel processo di estrazione e lavorazione degli idrocarburi in Val d’ Agri e nel resto della regione?

Gli enti interessati e le multinazionali, come Eni o Total, capofila delle suddette attività, hanno il polso di quelle che avviene nelle svariate aziende sub-appaltatrici nei vari servizi forniti, nei vari processi delle attività, in termini di sicurezza delle condizioni di lavoro, anche a riguardo il rispetto degli orari, delle tempistiche e dei riposi per gli autisti, riguardo ai trasporti ? C’è una conoscenza trasparente di cosa viene trasportato in queste autocisterne e della destinazione e del trattamento del trasportato? C’è un protocollo di monitoraggio e delle eventuali bonifiche rispetto alle conseguenze degli incidenti che dovessero verificarsi?
Sicuramente ci sono altri interrogativi che potrebbero essere posti, la sostanza e che, come già in passato evidenziato, manca, sulla questione estrazioni petrolifere in Basilicata, un adeguato meccanismo di trasparenza e informazione pubblica. Già in passato associazioni e cittadini hanno richiesto l’istituzione di un tavolo della Trasparenza sulle attività petrolifere, analogo a quello esistente sulle attività nucleari in Regione.

Sarebbe un contributo non solo di chiarezza, ma anche di prevenzione rispetto ad incidenti che possono sempre verificarsi riguardo ad attività così delicate e di forte impatto come quelle petrolifere, su cui, come WWF, chiediamo da tempo una via d’ uscita, anche nel quadro della tanto invocata transizione ecologica. Non vorremmo trovarci continuamente ad intervenire dopo che i disastri sono già avvenuti, come nel caso dei fatti
riguardanti il processo Eni sul presunto disastro ambientale derivante dallo sversamento dalle cisterne prospicenti il Cova di Viggiano, che dovrebbe a breve entrare nel vivo e in cui il Wwf Potenza e Are e Interne, assieme ad altri, si è costituito parte civile.

Ricordiamo inoltre che le multinazionali petrolifere sono tenute obbligatoriamente a vigilare e ad avviare bonifiche ambientali nei siti in cui si dovessero sversare i reflui di lavorazione, onde evitare ristagno e contaminazione delle parti più profonde del terreno e, non da ultimo è da tenere in considerazione la vicinanza dell’ invaso del Pertusillo e quindi di una possibile contaminazione delle sue acque.  WWF Potenza e Aree Interne Nucleo WWF Alta Val d’Agri