Gentile Myrta Merlino, rispondo a una sua domanda retorica

4 febbraio 2023 | 21:38
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Gentile Myrta Merlino, rispondo a una sua domanda retorica
Myrta Merlino (Foto: Ilsipontino.it)

Alcune osservazioni sulla trasmissione ‘L’aria che tira’ del 3 febbraio 2023

Mi spiego subito.

1) Sabino Cassese ha affermato: “L’autonomia è subordinata alla determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e alla corresponsione delle risorse”.  Sul sito Svimez, 30 gennaio 2023, leggo: “Per calcolarli serve una mappatura dei Lep, che richiede tempo. È credibile che per colmare il gap siano necessari almeno cento miliardi di euro”.

Se le due affermazioni sono vere significa che approvata l’autonomia differenziata al Sud arriveranno almeno 100 miliardi di euro ogni anno? Oppure che se non si troverà il modo di finanziare i LEP tutto rimarrà come prima e la riforma salta?

2) I LEP costituiscono un modo per misurare i diritti sociali e civili dei cittadini italiani. Se per dare a tutti gli stessi diritti servono secondo Svimez almeno 100 miliardi significa che fino ad oggi una parte dei cittadini italiani ha goduto di diritti sociali e civili inferiori per almeno 100 miliardi? Non le pare che ci sia allora una violazione prima che della Costituzione del patto Unitario?

3) Durante la trasmissione ella ha ‘retoricamente’ chiesto perché i cittadini lombardi dovrebbero pagare per la sanità dei cittadini di altre regioni. Poiché nessuno ha dato una risposta provo a dargliela io. James Buchanan, Nobel per l’economia 1860, definì per primo, nel suo libro Federalism and fiscal equity del  1950 ,  il concetto di residuo fiscale.

Con questo termine si individua la differenza tra quanto ogni singolo cittadino versa allo Stato e quanto riceve in termini di servizi e prestazioni pubbliche. Per un insieme di ragioni ci sono territori, in una unica comunità politica, che hanno una concentrazione di persone con residuo fiscale più elevato. Però l’appartenenza ad una unica comunità politica implica che se un individuo si trasferisce da un territorio a un altro deve mantenere lo stesso residuo fiscale, e per fare questo occorre che ci siano dei trasferimenti di risorse tra un territorio e un altro.

Con questa teoria nel Paese più liberista del mondo Buchanan giustificava i trasferimenti di risorse tra gli stati appartenenti agli USA.  Tradotto: se un pensionato di Milano si trasferisce a Potenza deve avere lo stesso residuo fiscale ossia avere le stesse prestazioni e servizi che aveva a Milano e per fare questo ci vogliono trasferimenti di risorse.

Per essere più chiari la risposta alla sua domanda ‘retorica’ è: se i lombardi vogliono appartenere all’Italia sì, devono contribuire anche alla spesa sanitaria di altre regioni. Questo non giustifica sprechi o inefficienze, ma questo attiene alla gestione operativa e manageriale del Paese e nulla c’entra con l’autonomia differenziata.

Gentile Myrta spero, con questa mia, di averla convinta che il tema della autonomia differenziata impatta sulla tenuta unitaria del Paese e spero che, a partire da Cassese, se ne parli con minore superficialità.

Grazie per l’attenzione

Pietro De Sarlo