Cgil Basilicata, Fernando Mega nuovo segretario generale

2 febbraio 2023 | 20:31
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Cgil Basilicata, Fernando Mega nuovo segretario generale
Fernando Mega

Eletto oggi al termine del tredicesimo congresso regionale, succede ad Angelo Summa

Fernando Mega è il nuovo segretario generale della Cgil Basilicata. Attualmente segretario generale della Camera del Lavoro della Cgil di Matera, già alla guida della Fillea Cgil regionale e provinciale, Mega è stato eletto oggi al termine del tredicesimo congresso regionale della Cgil Basilicata, alla presenza del segretario nazionale Gino Giove.

Fernando Mega, 55 anni, originario della Campania ma residente a Matera, succede ad Angelo Summa, a capo della Cgil lucana per otto anni. Eletta anche la segreteria composta da Giuliana Scarano, Michela Carmentano, Anna Russelli, Vincenzo Esposito e Enzo Iacovino.

Nel futuro della Cgil Basilicata, nel solco della strada tracciata, la lotta alla precarietà, il rilancio dell’automotive e dell’area industriale di Melfi, la transizione energetica come volano di sviluppo per la Basilicata nell’ottica dell’innovazione, della ricerca e della salvaguardia dei livelli occupazionali; la tutela del diritto alla salute, del welfare e della sanità pubblica lucana; le infrastrutture, a partire dalle Zes e dalle opere incompiute. Centrali la sicurezza sui luoghi di lavoro, la lotta al caporalato, il ruolo dell’università, il turismo e la cultura per creare nuova e buona occupazione, riprendendo e perfezionando il modello di Matera capitale europea della cultura.

“In Basilicata dobbiamo smetterla con il racconto – ha detto Mega annunciando le linee programmatiche della Cgil Basilicata – Abbiamo migliaia di giovani che vanno fuori regione, una migrazione sanitaria senza precedenti e quando non c’è il diritto allo studio e di conseguenza il diritto al lavoro, non c’è il diritto alla salute, manca il diritto di cittadinanza. Questa è una regione in grave difficoltà, che deve smetterla con il racconto di se stessa e affrontare i problemi veri per quelli che sono. La transizione energetica – ha aggiunto – è una delle sfide, ma non deve esaurirsi con il bonus gas apostrofato dal presidente della Regione Basilicata come un’attrazione per i giovani per rientrare, se così fosse noi offenderemmo i nostri giovani”.

Rispetto alle grandi vertenze aperte sul territorio, Mega ha rinnovato l’impegno della Cgil per lo stabilimento Stellantis di Melfi: “Si sta smantellando pezzo dopo pezzo uno dei presidi produttivi più importanti del sud Italia – ha precisato – Certamente ci sono delle concause, una transizione epocale di produzione vero l’elettrico che comporta di per sé il 35% in meno di occupazione. Ma non c’è un tavolo istituzionale per affrontare questa emergenza che riguarda migliaia di persone, sia a livello di politica regionale che di politica nazionale. Il sindacato ha il diritto dovere di porre al centro dell’attenzione queste tematiche.

Per quanto riguarda Stellantis è necessario che si prenda coscienza del danno e in modo unitario i sindacati si muovano insieme per portare questo dramma occupazionale a un tavolo politico regionale e nazionale”. Da Mega, infine, l’auspicio all’unità sindacale con Cisl e Uil che sia “azione dell’agire quotidiano” e la funzione di “pungolo” della Cgil rispetto alla politica regionale: “Non esistono governi amici o nemici – ha detto – non abbiamo pregiudizi. Il rapporto del sindacato è e sarà di pungolo verso l’immobilismo e la mancanza di programmazione e progettazione di futuro di questa regione. La questione sanitaria sarà al centro di questa azione. Proporrò a Cisl e Uil una vertenza casa per casa, comune per comune, perché ormai la sanità in Basilicata è una vertenza che vede i cittadini in difficoltà quotidianamente con un’offerta sanitaria pubblica molto al di sotto degli standard minimi consentiti. Rispetto a questo punto sarebbe interessante conoscere cosa ne pensa la giunta regionale, specie in rifermento ai proponimenti legislativi di autonomia differenziata. C’è poi il tema delle infrastrutture, in una regione che ha aspettato cinquant’anni per vedere il completamento di una importante arteria come la Bradanica e ancora attende la Matera – Ferrandina. È necessario che la Basilicata si riprenda il suo futuro”.