Basilicata. Il romanzo sulle prossime elezioni comunali

25 febbraio 2023 | 11:56
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Basilicata. Il romanzo sulle prossime elezioni comunali

La democrazia è ormai diventata un vestito per la festa di carnevale

Se dovessi scrivere un capitolo del romanzo sulle prossime elezioni comunali in Basilicata, scriverei che alcuni accordi si stringono nelle segrete stanze di enti istituzionali. Di sabato, a uffici chiusi. La fantasia di aspirante scrittore di fantapolitica mi porterebbe oggi ad immaginare che in quelle stanze si sarebbero incontrati imprenditori molto discussi, tra loro indagati, ex arrestati e coinvolti in gravi vicende giudiziarie, con un alto esponente di Confindustria. Ma scriverei sempre nel romanzo di fantasia che alla riunione si sarebbe aggiunto anche un esponente politico di centro sinistra.

Da scrittore di fantasia mi chiederei: ma di che cosa avrebbero discusso in quella immaginaria riunione? Elezioni comunali prossime, quelle di maggio. E su che cosa si sarebbero accordati? Sulle candidature e sul sostegno ai sindaci a loro graditi.

L’immaginazione mi porterebbe ad Atella dove il sindaco in competizione dovrebbe essere un uomo gradito a uno degli imprenditori seduti al tavolo degli accordi. La fantasia mi porterebbe a Lavello, dove un altro degli imprenditori, molto discusso del luogo, con la sua lista candiderebbe sindaco una nota donna politica? E poi un salto a Ruvo del Monte,  dove  l’altro imprenditore avrebbe ottenuto che sia un suo uomo candidato a sindaco. Ancora un salto e arriverei a Muro Lucano, tutti d’accordo sulla candidatura di una donna gradita soprattutto a un imprenditore anche in questo caso molto discusso.

Tra una chiacchiera e l’altra, sullo sfondo la vicenda del Parco del Vulture: “meglio un commissario che un presidente, c’è bisogno di tempo”.

Se dovessi scrivere un romanzo di fantasia scriverei che l’accordo sarebbe stato battezzato e benedetto dall’esponente di Confindustria e dal politico sopraggiunto alla riunione. Nel romanzo scriverei che la posta in gioco a quel tavolo sarebbero gli affari e le candidature alle elezioni regionali del 2024. Una cellula del “Sistema Basilicata”, che in un sabato mattina si riunisce a uffici chiusi per evitare occhi indiscreti.  Nella mia immaginazione vedo dei volti che potrebbero essere associati a dei nomi che, al momento, li consegnerei all’immaginazione dei lettori. Il modo con cui si decidono le sorti dei paesi sarebbe al centro della critica romanzata. Nessun reato è stato commesso nell’ immaginaria riunione di questo sabato mattina. Ma uno schiaffo alla dignità dei cittadini, sì. Perciò a fine capitolo metterei da parte la fantasia e mi concederei una pernacchia liberatoria all’indirizzo di questi signori. La democrazia è ormai diventata un vestito per le feste di carnevale. Feste riservate organizzate tra sedi politiche e istituzionali, tra uffici di aziende e trattorie.