Lavoratori Tis e Rmi lucani “non diamo mandato a Cgil Cisl e Uil di parlare, o avviare polemiche inutili in nostro nome”

12 gennaio 2023 | 16:54
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Lavoratori Tis e Rmi lucani “non diamo mandato a Cgil Cisl e Uil di parlare, o avviare polemiche inutili in nostro nome”
I lavoratori Tis e Rmi durante l'incontro con Bardi

Cgil Cisl e Uil non sono mai stati al nostro fianco e non gli permetteremo più di usarci per la loro propaganda sindacale

I lavoratori Tis e Rmi lucani replicano ai sindacati. Di seguito la nota

“I lavoratori Tis e Rmi non danno alcun mandato a Cgil Cisl e Uil di parlare, o peggio, avviare polemiche inutili a nostro nome. Nessuno deve sentirsi delegato a decidere al posto nostro, men che meno coloro che per decenni nulla hanno fatto per regolarizzare il nostro lavoro presso la pubblica amministrazione, i comuni e gli enti pubblici. Noi soltanto abbiamo il diritto di rivendicare un contratto di lavoro normale.

I comunicati stampa di Cgil Cisl e Uil in merito al percorso avviato con il Presidente Bardi non deve riguardarli, poiché sappiamo fin troppo bene che sono utili ai confederali esclusivamente per accreditarsi ai tavoli istituzionali. Se Bardi ci prenderà o meno in giro conta fino ad un certo punto, siamo consapevoli di non avere politici e istituzioni al nostro fianco, così come siamo consapevoli che questa battaglia l’abbiamo iniziata da soli e da soli la combatteremo perché i nostri diritti vengano finalmente riconosciuti, dovesse durare ancora anni.

Non ci aspettiamo nulla di più di quello che noi, come lavoratori, riusciremo a conquistarci con la lotta. Ecco perché, dopo anni di totale solitudine, e abbandono, abbiamo deciso di agire conquistandoci il nostro spazio. La partita è appena iniziata, forse l’avremmo potuta combattere prima e forse non ci renderà quanto meritiamo, ma una cosa la sappiamo, l’abbiamo avviata noi e noi soltanto la porteremo avanti. Cgil Cisl e Uil non sono mai stati al nostro fianco e non gli permetteremo più di usarci per la loro propaganda sindacale. Regione, Arlab e Anci devono sapere che non ci fermeremo fino a quando non verranno accettate le nostre più che legittime rivendicazioni. Lavoratori Tis e Rmi lucani.