Lavoratori Rmi e Tis: “non accettano le briciole che questa giunta vorrebbe concedergli”

21 gennaio 2023 | 12:59
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Lavoratori Rmi e Tis: “non accettano le briciole che questa giunta vorrebbe concedergli”
Una manifestazione dei lavoratori Rmi e Tis dei giorni scorsi

“Dopo anni di sfruttamento, rivendicano che gli venga riconosciuto un vero contratto di lavoro per le mansioni svolte”

Venerdì 27 gennaio, dalle ore 9 davanti al palazzo della giunta regionale, a Potenza, si terrà la manifestazione dei lavoratori Tis e Rmi, indetta dai sindacati Usb e Cub che spiegano in una nota del coordinamento lavoratori le ragioni della nuova protesta.

“L’assemblea, tenutasi ieri alla presenza di Cub, Usb e dei lavoratori Tis e Rmi, ha deciso di scendere nuovamente in piazza. Una risposta netta e determinata alle insufficienti decisioni della giunta regionale in merito alle questioni messe sul tavolo dopo la manifestazione dell’11 gennaio scorso.
I sindacati e i lavoratori non accettano le briciole che questa giunta vorrebbe concedergli. Non è con il riconoscimento della sola possibilità di cumulo a sostegno del reddito, per giunta a favore di una sola parte della platea senza giustificare la disparità di trattamento, che si va incontro alle legittime richieste dei lavoratori.

La concessione del cumulo delle prestazioni per tutti era solo uno dei punti in discussione e non certo il più importante. I lavoratori, dopo anni di sfruttamento, rivendicano che gli venga riconosciuto un vero contratto di lavoro per le mansioni svolte. Hanno il diritto al riconoscimento di tutti gli istituti previsti, ad iniziare dalla malattia, dalle ferie, al giusto riposo, ai contributi pensionistici.

Come primo atto questa giunta avrebbe dovuto sospendere l’autocertificazione imposta ai lavoratori, la quale, tra le tante cose, nega la possibilità al riconoscimento di una stabilizzazione, impone per far parte della platea Tis e Rmi un isee non superiore a 9000 euro, l’obbligo di accettare lavori in società private senza alcuna garanzia occupazionale. Nonostante l’impegno preso direttamente da Bardi di sospendere nel minor tempo possibile l’autocertificazione, per poi riscriverne un’altra più giusta, questo non è avvenuto, anzi si è “pensato bene ” di dividere Tis e Rmi sulla concessione del cumulo dei redditi, a dimostrazione che non vi è alcuna intenzione di risolvere veramente i problemi di tutti ma di creare spaccature all’interno della platea, con l’evidente volontà di indebolirne la forza nella lotta.

L’appello di Usb e Cub rivolto ai lavoratori Tis e Rmi è quello di partecipare in massa alla manifestazione del 27, l’unità di tutti i lavoratori dovrà essere la risposta migliore nei confronti di questa giunta, perché sappia che la strategia del “dividi et impera” non passerà. Coordinamento USB lavoratori Tis e Rmi e Coordinamento Cub lavoratori Tis e Rmi