“In Basilicata centrosinistra e centrodestra si sono approfittati della nostra disperazione”

25 gennaio 2023 | 13:15
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“In Basilicata centrosinistra e centrodestra si sono approfittati della nostra disperazione”
Un presidio dei lavoratori Tis e Rmi sotto la Regione

L’appello dei lavoratori Rmi e Tis che il 27 gennaio protesteranno sotto la Regione

Di seguito l’appello dei lavoratori Tis e Rmi lucani a sostegno della manifestazione di venerdì mattina, 27 gennaio, sotto la Regione Basilicata.

Siamo lavoratori Tis e Rmi lucani stanchi di farsi prendere in giro dai governanti nazionali e regionali. I partiti politici, da destra a sinistra, si spacciano per essere diversi tra loro, quando poi amministrano la cosa pubblica, con la leva del ricatto sociale, agiscono tutti allo stesso modo.
In questa regione sia i governi di centrosinistra che quelli di centrodestra si sono approfittati, e continuano a farlo, della disperazione di migliaia di lucani, sfruttandoli in ogni modo e sempre più. A parole dicono di combattere il lavoro nero, ma proprio loro da tanti anni usano migliaia di lavoratori nella pubblica amministrazione senza riconoscergli un regolare contratto di lavoro.

Lavoriamo nelle scuole, nei comuni, nei tribunali, nel verde pubblico e in altri luoghi, tutta la cittadinanza usufruisce delle nostre competenze, della nostra professionalità, nonostante tutto per i nostri “cari” politici non siamo da considerare lavoratori. A parole dicono che siamo indispensabili, nei fatti non ci ritengono degni di un lavoro stabile. Preferiscono affamarci con l’elemosina di un sussidio piuttosto che regolarizzare le nostre prestazioni.
Sono bravi a dividerci, “concedendo” oggi le briciole ai lavoratori Rmi e domani, casomai, ai lavoratori Tis, così facendo cercano di indebolirci, di farci fare la guerra tra poveri, questo giochetto deve finire adesso!

Facciamo appello a tutti i lavoratori Tis e Rmi lucani, lottiamo uniti e rivendichiamo un contratto di lavoro degno di questo nome, ce lo siamo più che guadagnato sul campo. Vogliamo, anzi pretendiamo di essere stabilizzati presso gli enti un cui svolgiamo la nostra attività lavorativa, di percepire un salario giusto, con tutti gli istituti previsti per legge, dalla malattia alle ferie, dai contributi pensionistici a tutto il resto. Affinché si metta fine una volta per tutte a questa vergognosa condizione di sfruttamento c’è bisogno della forza di tutti noi, ad aniziare dalla manifestazione di questo venerdì sotto la Regione Basilicata, dalle ore 09.00 in poi.