Frana Maratea, operatori turistici: Abbiamo bisogno di programmare la stagione primavera-estate

9 gennaio 2023 | 15:34
Share0
Frana Maratea, operatori turistici: Abbiamo bisogno di programmare la stagione primavera-estate
La frana di Castrocucco a Maratea

Il presidente del Consorzio Turistico: Positivo primo incontro con i tecnici della Protezione civile

“Il primo contatto con gli ispettori del Dipartimento nazionale Protezione Civile impegnati oggi in sopralluoghi nelle aree della frana di Castrocucco-SS 118 è stato molto positivo. Ho avuto la possibilità di riscontrare direttamente il sentito impegno ad affrontare l’emergenza in sinergia con la Regione e il Comune”: è il commento del presidente del Consorzio Turistico Maratea, Biagio Salerno.

“Nel colloquio – riferisce – ho ribadito la gravità della situazione che ha visto completamente ferme le attività alberghiere, ricettive, commerciali e di servizi in occasione delle festività natalizie e di fine anno. La chiusura delle strutture non accadeva da troppi anni. Ho trovato tecnici consapevoli di questa situazione che ha conseguenze su tutte le attività produttive e sulla vita dei cittadini di Maratea. I sopralluoghi su monte Serra e a Marina oltre che a Castrocucco anche per approfondire i danni provocati dalla bomba d’acqua del 13 ottobre scorso riprovano l’impegno a studiare causa-effetti del profondo dissesto.

Naturalmente confidiamo in tempi veloci nella predisposizione dello studio indispensabile a determinare lo stato di emergenza, che come Consorzio abbiamo chiesto subito dopo l’evento calamitoso, l’avvio dei provvedimenti già decisi dal Governo e il ripristino innanzitutto della viabilità che collega tre regioni ed è pertanto nevralgica. Come operatori turistici – dice Salerno – abbiamo bisogno di programmare la stagione primavera-estate del nuovo anno e di fornire informazioni tranquillizzanti a tour operator, agenzie e turisti che si rivolgono alle nostre strutture per le vacanze. Ci sono già avvisaglie di tentativi che sventeremo con ogni mezzo disponibile di dirottare altrove i flussi turistici di Maratea”.