Fess’a chi muor’: in uscita il primo singolo dell’album in dialetto lucano di Chiara D’Auria il 17 febbraio
“Le radici di un animo lucano sono le radici di un animo dannato”
Chiara D’Auria è una cantautrice lucana che si divide tra la musica e l’insegnamento di materie umanistiche presso la scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo scorso anno si è specializzata al CET (Centro Europeo di Toscolano) del Maestro Mogol e il 17 febbraio esordirà con un singolo che annuncia un album appartenente al genere della World Music, interamente scritto nella lingua della sua anima: il titese (dialetto del Comune di Tito, in provincia di Potenza).
L’album vedrà la luce nel corso del 2023 ed è stato scritto interamente da Chiara D’Auria (musiche e testi) e prodotto dall’etichetta discografica Liburia Records, la quale ha un catalogo dedicato ad artisti che hanno un forte legame con la ricerca, le proprie radici e le tradizioni musicali, ma apportano un contributo evolutivo a tutto ciò.
Le radici di un animo lucano sono le radici di un animo dannato; la Basilicata è un posto che “trema”, e chi vi abita ha due scelte: può “tremare” e ballare con lei in mezzo alle macerie oppure può lasciarsi morire. I cuori dei figli di questa terra hanno la sua stessa fisionomia, sono pieni di polvere e rigati di crepe. Saranno loro i protagonisti dei brani di
Fess’a chi muor’, che si presenterà come un concept album, il quale metterà in scena un girotondo di creature allo stato brado che non hanno mai trovato spazio nella storia. Chi vive un paese, la Basilicata o il Sud più in generale, può trovare nel progetto discografico di Chiara D’Auria vibrazioni certamente familiari.
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