Difesa civile, Prefetto di Potenza approva nuovo piano provinciale
Per la gestione di eventi con armi o agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare
Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha approvato oggi il nuovo “Piano provinciale di difesa civile”, dando così seguito alle aggiornate Linee Guida del Ministero dell’Interno per la gestione di eventi con armi o agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare. La nuova pianificazione giunge a conclusione di un articolato processo di confronto ed analisi effettuato attraverso tavoli tecnici coordinati dalla Prefettura, con il concorso dei Vigili del Fuoco, delle Forze di Polizia, dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, del Servizio DEU 118 e dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata.
“Il nuovo Piano provinciale nasce dall’esigenza di elaborare una procedura condivisa d’intervento al verificarsi di eventi con armi o agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare – ha riferito il Rappresentante del Governo – Si tratta di un importante strumento pianificatorio di tipo discendente che, partendo dal nuovo Piano Nazionale recentemente approvato, tiene conto a livello locale delle caratteristiche del nostro territorio, degli obiettivi sensibili e della concreta disponibilità di risorse, in termini di uomini, mezzi, materiali ed equipaggiamenti.”.
Il documento individua l’organismo incaricato della funzione di coordinamento della gestione della crisi a livello periferico nel Comitato provinciale di difesa civile, presieduto dal Prefetto, e le conseguenti linee operative, disciplinando la catena di comando e controllo delle operazioni d’intervento e di soccorso urgente, nel periodo temporale immediatamente successivo all’evento.
“Testeremo l’efficacia del nuovo Piano in una esercitazione provinciale di difesa civile di prossima programmazione” ha dichiarato il Prefetto Campanaro, che ha infine ringraziato i componenti del Comitato provinciale di difesa civile per la fattiva partecipazione, attraverso tecnici ed esperti, alla redazione del nuovo documento.