Basilicata. La macchina mangia soldi del Materano e il circolo chiuso dei soliti noti
Il GAL Start2020. Quinta e ultima puntata del nostro viaggio nei Gruppi di Azione Locale: politici, imprese, amici e parenti
Siamo arrivati alla quinta puntata del nostro viaggio nei GAL (Gruppi di Azione Locale) della Basilicata. Oggi riprendiamo l’inchiesta da Start2020, soggetto attuatore dell’iniziativa LEADER nella macro-area “Collina Materana/Metapontino/Basso Sinni”. Costituito sotto forma di Società a responsabilità limitata il 4 agosto 2017, è attivo dal 22 gennaio 2018. Capitale sociale 200mila euro di cui 92mila euro di parte pubblica e 108mila di parte privata. Sede legale a Miglionico, due unità locali: Rotondella, Metaponto.
La società START2020 nasce dall’unione di due ex Gruppi di Azione Locale, COSVEL Srl e BRADANICA Società Consortile a.r.l, entrambi operanti nelle precedenti fasi Leader di Basilicata, rispettivamente nei territori del “Basso Sinni – Metapontino” e dell’area “Bradanica – Collina Materana”.
Sarà per questo che tra i soci privati troviamo il Consorzio Strategia Accessibile Responsabile Territoriale 2020? Per semplificare lo chiamiamo Start Uno. Questo Consorzio sarebbe lo Start2020 prima che si trasformasse in società e responsabilità limitata. Qui nasce un enigma: perché questo Consorzio è socio del GAL Start2020 S.r.l.? Ci saranno dei motivi tecnici, ma forse soprattutto politici. Start Uno Nasce nel 2016 e inizia l’attività nello stesso anno per fare cosa? Il Codice Ateco è 70.21 attività per conto terzi volte a migliorare l’immagine pubblica di un’organizzazione o di un’impresa; attività di ufficio stampa per conto terzi; promozione dell’economia del territorio. Attività prevalente: animazione e promozione dello sviluppo rurale e locale; promozione di nuova occupazione ed imprenditorialità in ogni settore economico con particolare attenzione all’agricoltura, alla pesca, al turismo.
Il GAL Start 2020 S.r.l., esito della trasformazione del Consorzio Start2020 (Start Uno), nasce nel 2017 e inizia l’attività nel 2018. Codice Ateco 84, “amministrazione pubblica, amministrazione generale, economica e sociale. Attività prevalente: animazione e promozione dello sviluppo rurale e locale; promozione di nuova occupazione ed imprenditorialità in ogni settore economico con particolare attenzione all’agricoltura, alla pesca, al turismo.
Start Uno ha due soci: Bradanica Società Consortile S.r.l (che dovrebbe corrispondere al vecchio GAL Bradanica) e Consorzio Start2020 cioè Start Uno. È probabile che Start Uno sia socio di Start2020 S.r.l. per garantire continuità alle azioni dei vecchi GAL, tuttavia questa motivazione non risolve un dubbio più politico. Sia nello Start Uno, sia nell’ Start2020 S.r.l. presidente è Leonardo Braico e vice è Nicola Caruso.
Dunque i due hanno un potere enorme non solo per le cariche che ricoprono, ma anche per il peso societario di Start Uno dentro il GAL Start2020 S.r.l. Roba da far venire il mal di testa, perciò ci scusiamo con i nostri lettori. Se il mal di testa non persiste provate a fare qualche domanda, se persiste, lasciate stare e rinunciate a capire.
Fatto sta che l’allore vice presidente del GAL Start 2020 S.r.l., Vincenzo Santagata, nell’assemblea dei soci per il rinnovo cariche nell’agosto 2020 “pone una questione di legittimità sulla rappresentatività del CONSORZIO START 2020 all’interno di questa assemblea ed in ragione della situazione di irrigidimento assunto nelle posizioni, si riserva di promuovere le conseguenti iniziative anche per lo scioglimento dello stesso”. Quindi il Consorzio Start 2020 è presente nell’assemblea dei soci, vota, ha un peso anche se dovrebbe essere sciolto in virtù del fatto che al suo posto esiste Start 2020 Srl. La replica del presidente Leonardo Braico e la controreplica di Santagata, spiegano tutto, leggiamo nel verbale: “Riprende la parola il presidente BRAICO per replicare puntualmente alle obiezioni del vice-presidente … viene affermata la piena legittimazione rappresentativa del CONSORZIO START 2020 all’interno di questo consesso sulla base di solide argomentazioni giuridiche. Il vice-presidente SANTAGATA controbatte per chiarire che la questione non è giuridica, ma esclusivamente di tipo politico”. Ecco, tutto chiaro. Qui il verbale
IL TERRITORIO E I COMUNI DI START 2020
I Comuni soci, parte pubblica al 46%, sono, leggiamo sul sito: Bernalda, Colobraro, Ferrandina, Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico. Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Pomarico, Rotondella, Scanzano Jonico, Tursi, Valsinni. Socio parte pubblica anche il Parco delle Chiese Rupestri. In tutto, circa 87 mila abitanti. Analizzando la visura la quota di partecipazione dei Comuni al capitale sociale è mediamente del 3%.
I SOCI PRIVATI PIU’ INTERESSANTI
Consorzio Strategia Accessibile Responsabile Territoriale 2020 (Consorzio Start 2020); Cna Matera; Coldiretti Matera; Consorzio Basilicata Incoming; Consorzio Con.Cre.To; Consorzio Mediterraneo; Copagri Basilicata; Federazione Italiana Cuochi; Fondazione La Rabatana; Banca2021 del Cilento, Vallo di Diano, Lucania; CIA Comprensorio Materano; Enfor; Eredi Di Mauro Soc. Agr.; Pragma Group Srl; Soc. Coop. Agric. LE MATINE. Non poteva mancare CONFIMI INDUSTRIA. Clicca qui per vedere tutti i soci privati
I maggiori “azionisti” sono: il Consorzio Strategia Accessibile Responsabile Territoriale 2020 (7,4%); il Consorzio Mediterraneo (3,85%); Consorzio Basilicata Incoming (3,8%); Rete Turismo Italia Jonica (3,8%).; Federazione Provinciale Coldiretti Matera, a firmare la partnership l’allora rappresentante legale Piergiorgio Quarto, consigliere regionale e imprenditore agricolo; Federazione Italiana Cuochi Basilicata. Tutti gli altri, soci pubblici e privati detengono una quota che oscilla da un massimo del 3% a un minimo dello 0,05%.
In questo GAL tutti i soci sono anche partner nel Piano d’Azione. Il regolamento, però, chiarisce su possibili conflitti di interesse: “I soci privati del GAL che assumono la carica di amministratore del GAL, ovvero i soggetti giuridici rappresentati all’interno dell’organo decisionale del GAL, non potranno beneficiare dei contributi erogabili a valere sul PDA, né potranno essere fornitori del GAL nell’ambito dell’attuazione del PDA. Tal disposizione non trova applicazione per il caso degli enti pubblici. I soci privati che non assumano la carica di amministratore del GAL, ovvero i soggetti giuridici non rappresentati all’interno dell’organo decisionale del GAL, invece, possono partecipare alle procedure di evidenza pubblica per beneficiare dei contributi erogabili a valere sul PDA e per diventare fornitori del GAL”.
Sarà vero? Il giro dei soldi nei GAL è piuttosto complicato sia con le modalità a regia diretta sia con quelle a bando o avviso pubblico. Si potrebbero assegnare risorse ai Comuni per iniziative turistiche o di promozione culturale, per esempio, i quali potrebbero affidarne l’esecuzione a società che direttamente o indirettamente sono legate ai soci rappresentati in Consiglio di amministrazione o nel vertice tecnico del GAL. I soci non rappresentati negli organi statutari possono partecipare alle procedure di evidenza pubblica e non raramente sono aggiudicatari, anche indirettamente attraverso aggiudicazioni a aziende o società in qualche modo collegate. In altri casi si verifica lo scambio: società, aziende, e rispettivi consulenti, manager, professionisti, coinvolti nella compagine societaria di un GAL ricevono affidamenti da un altro GAL e viceversa. Ci sono partener e soci, per esempio ma solo per esempio Confagricoltura il cui rappresentante è consigliere di amministrazione di un altro soggetto socio e partner nello stesso GAL. Ci torniamo più avanti. Certo, non può sfuggirci una curiosità, nelle schede partner del Piano d’Azione ci sono due descrizioni da compilare: “Esperienze e iniziative di ciascun partner, maturate o in corso”; Operatività dei partner nel territorio in cui si intende operare attraverso le SSL”. Ebbene, in tutte le schede di tutti i partner, la descrizione è la seguente: “in corso di acquisizione”. Una svista che permane da tre anni? O l’indifferenza per alcuni contenuti che in fondo servono a nulla?
IL VERTICE DEL GAL E LA STRUTTURA TECNICA
PRESIDENTE: Leonardo BRAICO; VICE-PRESIDENTE: Nicola CARUSO (Consorzio Mediterraneo); CONSIGLIERI: Pietro BUONSANTI, Nunzio Vito DIMAURO, Angelo ZIZZAMIA, Pasquale Salvatore MORISCO, Rosanna DEPIZZO. Direttore: Nicola RAUCCI; Responsabile Tecnico dell’Animazione: Gianluca GARIUOLO; Certificatore Esterno: Vito Innocenzo FLORES; Consulente Contabilità e Lavoro: Antonio STIGLIANO; Animatore: Elisa TRIPALDI; Segreteria: Angela CENTONZE; Esperto Senior Cooperazione: Giulio SARLI; Consulente Junior Cooperazione: Anna Elena VIGGIANO; Consulente commercialista Cooperazione: Antonio CALDARARO.
Leonardo Braico, 81 anni di Bernalda. Nei GAL da oltre 10 anni, già presidente del GAL Bradanica, già presidente regionale dell’Acli. Maestro elementare dal 1963 al 1995, assessore al Comune di Bernalda dal 1985 al 1990, consigliere di amministrazione dell’Asi di Matera. Insomma, persona eclettica, di vasta formazione ed esperienza, soprattutto di ampie amicizie politiche.
Pasquale Salvatore MORISCO, 50 anni di Pisticci, ingegnere. Già responsabile dell’Area tecnica del Comune di Tursi e di altri Comuni, dal 9 gennaio 2023 è dirigente tecnico alla Provincia di Matera.
Pietro Buonsanti, 46 enne insegnante, assessore al Comune di Montescaglioso, già consigliere comunale. Candidato nel 2016 e nel 2021 alle elezioni amministrative per Vincenzo Zito sindaco, candidato nel 2010 lista Udc, alle regionali per De Filippo presidente, candidato con l’UDC alle provinciali del 2009. Insomma, una collezione di candidature di tutto rispetto e una grande passione per la politica.
Angelo ZIZZAMIA, 40 anni, vice sindaco di Ferrandina, Pd, dipendente di Tecnoparco dal 2005, consigliere di amministrazione del GAL per parte pubblica.
Nicola Raucci, direttore del GAL. Già sindaco di Pomarico dal 1995 al 2004, già direttore del GAL Bradanica, nel 2022 il Cda ha deliberato un aumento del corrispettivo pari a circa 10mila euro: da 75mila del 2019 a 85mila del 2022.
Rosanna DEPIZZO, 44 anni, avvocato, vice sindaco di Colobraro, consigliere di amministrazione del GAL, dal gennaio 2022 ha un incarico di 5mila euro di responsabile della prevenzione della corruzione. Naturalmente Depizzo al momento dell’approvazione della delibera abbandona momentaneamente la sede della riunione. In base alle motivazioni contenute nella delibera, non c’era nessun altro in grado di assolvere all’incarico.
LE SITUAZIONI DA CHIARIRE
Nicola Caruso, 47 anni il prossimo 10 febbraio, espressione del socio privato Consorzio Mediterraneo. Ecco che cosa si dice del Consorzio nel 2006: Il Consorzio Mediterraneo è nato nel 2003 come partner dell’Apt della Basilicata. Oggi include 50 operatori tra alberghi, agenzie di viaggi, produttori di tipicità e ristoranti. “L’obiettivo è promuovere la regione, supportando l’Apt nell’organizzazione di educational, incentive, eventi” spiega il vicepresidente Nicola Caruso, amministratore di Caruso&Grassi (fallita nel 2018, n.d.r.). Tra i progetti in corso con Apt, comuni, GAL e provincia di Matera è la promozione dell’entroterra di Matera. “Vogliamo però diventare – auspica Caruso – un consorzio interregionale per il Sud-Levante”.
Ebbene, oggi 2023, quel Consorzio è inattivo da un bel pezzo, e conta 19 soci tra i quali la Caruso&Grassi e Nicola Caruso persona fisica che oggi è presidente del Comitato direttivo e rappresentante dell’impresa. Capitale sociale di 2mila euro. Inattivo ma con un peso importante nella compagine sociale del GAL di cui è anche partner e iscritto nell’albo dei fornitori. Il Consorzio di Caruso avrebbe lavorato molto con l’Apt ai tempi di Gianpiero Perri e anche con i GAL dell’epoca. Ma ancora oggi troviamo Caruso, non solo in qualità di vice presidente, ma anche in qualità di interessato alle iniziative e ai soldi del GAL come direttore tecnico della Europe GO S.r.l. – tour operator e marketing service. La Europe Go S.r.l. ha ottenuto diversi incarichi, tra i quali i più recenti dal GAL La Cittadella del Sapere, nel 2020, dal GAL Start 2020 di cui Caruso è vice presidente, a cavallo tra il 2020 e il 2021 (Progetto di cooperazione interterritoriale “Basilicata Cineturismo Experience”). Naturalmente la Europe Go S.r.l. è anche nell’elenco fornitori del GAL Lucus. Questo è un esempio di come si fanno girare i soldi nonostante i regolamenti per evitare conflitti di interesse. Interessante comunque la Società Europe Go S.r.l. Nasce il 20 febbraio 2019 e inizia l’attività un mese dopo. Sede legale a Matera, unità locale a Grassano. Amministratrice unica è la 32enne potentina Maria Luisa Santarsiero che detiene il 2% del capitale sociale di 10mila euro. Il 98% del capitale è detenuto dalla RE.SE.CO. Fiduciaria S.p.a. di Taranto. Perché? Che cosa significa intestare quote di capitale a una Fiduciaria? Una delle ragioni è l’esigenza del socio della società a non rendere pubblica ai terzi la sua partecipazione. Ma vediamo altri esempi riportati direttamente sul sito della RE.SE.CO SPA: (Clicca qui) Interessante vero? La domanda è: chi si nasconde dietro quel 98% di capitale e perché?
Nicola Caruso è stato rappresentante dei servizi turistici, con la Caruso & Grassi sas, della Fondazione La Rabatana di Tursi, Fondazione socia e partner del GAL. Caruso risulta anche tra i fondatori della Rabatana e anche componente del Gruppo per le attività territoriali. Tra gli amministratori delegati della Rabatana troviamo anche Pasquale Salvatore MORISCO, attuale consigliere di amministrazione del GAL. Naturalmente la Rabatana non può essere destinataria di risorse del GAL. E poi c’è il Consorzio Basilicata Incoming, socio del GAL al 3,8%, partner e iscritto all’albo dei fornitori. Rappresentante dell’impresa ritroviamo Maria Luisa Santarsiero. Soci sono Autoservizi Damasco soc. coop. in cui lavorerebbe uno degli animatori del GAL, Elisa Tripaldi, e Europe GO S.r.l. di cui abbiamo appena scritto. Nel Consiglio direttivo del Consorzio Basilicata Incoming c’è stato anche Nicola Caruso. Questo consorzio ha un fondo consortile di 1,07 euro, pari a 2mila delle vecchie lire. Ha sede legale a Matera e unità locale a Bernalda. Questo consorzio ha preso 30mila euro dal GAL nel 2022 per “Affidamento Educational tour eventi progetto Antropologia Emozioni”.
Nunzio Vito DIMAURO, 62 enne contitolare di azienda zootecnica compreso agriturismo “Masseria Torre Spagnola”. L’azienda “Eredi Dimauro Pasquale, Dimauro Nunzio e C. Società Agricola, è socia e partner del GAL. In Contrada Torre Spagnola è prevista un impianto per la produzione di biogas della società Matera Biometano S.r.l. il cui amministratore unico è Nunzio Vito Dimauro. Progetto già approvato dalla Regione Basilicata con determinazione dirigenziale del 22 novembre 2021: “esprime parere favorevole, di non assoggettabilità alla procedura di V.I.A. e parere favorevole di valutazione di incidenza per il “Progetto di realizzazione di un impianto di digestione anaerobica per produzione di biogas e successivo trattamento upgrading a biometano da immettere in rete SNAM”, proposto dalla Società Matera Biometano S.r.l.” L’impresa come è ovvio al momento è inattiva. Tra i soci della Matera Biometano S.r.l., oltre all’austriaca BIOGEST – Bioquadrat Energie- und Wassertechnik Holding GmbH, c’è la Società Cooperativa Agricola Le Matine a sua volta socia e partner del GAL. Legale rappresentante della Cooperativa Agricola Le Matine è Nunzio Vito Dimauro.
QUELLI DELL’ALBO DEI FORNITORI E IL CERTIFICATORE ESTERNO
Nell’albo dei fornitori del GAL troviamo, tra gli altri: Enfor, socio e partner; Consorzio CONCRETO, socio e partner; Mediterranea Cinematografica S.r.l.; Agi S.r.l. di Maria Fedota; Melodia S.r.l. di Giuseppe Postiglione; Consorzio Basilicata Incoming, socio e partner; Elisa Tripaldi, animatore del GAL; Giulio Sarli, esperto senior cooperazione del GAL; Pragma Group S.r.l., socio del GAL; Destinazione Basilicata Srl; Quadrum S.r.l.; Auto Servizi Damasco; Europe GO S.r.l.; Consorzio Basilicata Incoming, socio e partner; Consorzio Mediterraneo, anche socio e partner; Consorzio Proloco terre di Mezzo, socio e partner. Naturalmente, oltre ai bandi e agli affidamenti diretti su diverse linee, ci sono gli incarichi di collaborazione e consulenza.
Ma chi ha preso soldi per incarichi e consulenze dal 2018 al 2022? Vediamone alcuni in forma di esempio di come funziona il meccanismo: Europe Go S.r.l., circa 18 mila euro; La Federazione Italiana Cuochi di Basilicata, socio e partner del GAL, 25mila euro; Consorzio Concreto, socio e partner 15mila euro; Mediterraneo Cinematografica S.r.l. 15 mila euro; Consorzio Basilicata Incoming, socio e partner 30mila euro. Pragma Group S.r.l., 60mila euro.
E veniamo alla ManagementConsulting S.r.l. che ha avuto incarichi per circa 35mila euro per monitoraggio tecnico e finanziario del Piano di Azione. Socio della Management Consulting al 50% è Vito Innocenzo Floris, la stessa persona che nel GAL ricopre l’incarico di certificatore esterno, compenso di circa 1700 euro al mese. Dunque Floris prende soldi come persona fisica e in aggiunta ottiene incarichi per la Società di cui è socio.
Per i più curiosi è possibile vedere qui tutti gli incarichi, un elenco interessante: Clicca qui per il 2018;qui per il 2019;2020;2021;2022.
Ci fermiamo qui per non farla troppo lunga, svelare altri dettagli sarebbe interessante, ma crediamo sia sufficiente quanto scritto fino a questo punto per farsi un’idea di questo GAL e degli altri trattati nelle puntate precedenti, lo schema è lo stesso: soldi che girano senza generare un briciolo di sviluppo. Sono macchine per spendere denaro pubblico, per distribuire prebende, per mantenere ex politici e amici degli amici, per assegnare consulenze e incarichi a coloro che garantiscono un sistema di consenso e di reciprocità tra organizzazioni professionali, imprenditoriali, consulenti e referenti politici del territorio.
Qui la quarta puntata; Qui la terza puntata, Qui la seconda puntata, qui la prima, qui l’editoriale di partenza