Giuliana Scarano confermata segretaria generale della Fp Cgil di Potenza

14 dicembre 2022 | 17:51
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Giuliana Scarano confermata segretaria generale della Fp Cgil di Potenza
Giuliana Scarano

Al centro del congresso la sanità e la carenza di personale nella pubblica amministrazione

Giuliana Scarano è stata confermata segretaria generale della Fp Cgil di Potenza. L’elezione è avvenuta oggi durante il dodicesimo congresso della Funzione pubblica alla presenza del segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa e del segretario nazionale Fp Cgil Michele Vannini.

Tra i temi affrontati, la sanità e la carenza di personale nella pubblica amministrazione. Rispetto a quest’ultimo aspetto Scarano ha sottolineato come “non abbia senso parlare di più poteri alle Regioni mentre i Comuni restano afflitti da problemi di scarse risorse e organici al lumicino come sappiamo bene accadere nei nostri 100 Comuni, in alcuni dei quali ormai i sindaci si sostituiscono ai dipendenti e i segretari vanno a scavalco su più comuni. Le assunzioni non riescono a colmare il vuoto che si è creato per effetto dei numerosi pensionamenti e i tagli ai bilanci, perpetrati negli anni, hanno influito sulla continuità dell’erogazione dei servizi pubblici. Nel report sul Piano straordinario per l’occupazione nel settore pubblico, emerge che dal 2000 al 2020 i dipendenti pubblici sono diminuiti di circa 200.000 unità. In Basilicata, dal 2015 a oggi, abbiamo perso oltre 3.000 lavoratori pubblici”. Una “vera e propria emorragia – ha aggiunto Scarano – Servono maggiori finanziamenti e una campagna di assunzioni che riporti a livelli numerici accettabili la presenza di lavoratrici e lavoratori all’interno degli enti per rispondere in modo adeguato all’erogazione dei servizi”.

Sulla sanità Scarno ha auspicato “un forte investimento nella medicina territoriale, partendo dalla prevenzione e dall’assistenza domiciliare integrata. Il Pnrr deve essere una grande opportunità per cambiare il rapporto fra servizio pubblico e privato. Nonostante la disponibilità di strumenti e risorse economiche come non era mai accaduto negli anni passati, si rischia il tracollo della sanità lucana. La disponibilità di strumenti e risorse economiche come non era mai accaduto negli anni passati deve essere tradotta in misure e azioni e, per farlo, bisogna tornare a programmare, anche attraverso piani triennali del fabbisogno di personale basati sulla rilevazione del fabbisogno epidemiologico e dei rischi epidemici, perché se si continuerà a programmare le assunzioni sulla base di presupposti quantitativi e qualitativi falsati, per la sanità sarà il disastro”. Tutto ciò per mettere fine alle criticità ancora presenti, come “la migrazione passiva, le liste di attesa, la carenza di personale e le sue condizioni di lavoro, il ruolo dell’ospedale San Carlo, delle due aziende sanitarie territoriali e dell’Istituto di cura e ricerca Crob di Rionero”. L’obiettivo della Fp Cgil è “garantire la stabilizzazione a tutti gli idonei che hanno prestato servizio presso le aziende del nostro sistema sanitario regionale. Se non si procede alla rimodulazione dei piani dei fabbisogni si rischia di lasciare fuori dalla stabilizzazione proprio chi ha sostenuto il sistema sanitario lucano in piena emergenza. Un altro capitolo importante è stato quello al fianco dei lavoratori della sanità privata e delle cooperative sociali, i cui lavoratori, ciclicamente, si trovano a dover fronteggiare importanti ritardi nella corresponsione degli stipendi e il paradosso di dover anticipare le spese per lavorare, come accade per i lavoratori dell’assistenza domiciliare che devono fare il pieno di carburante per raggiungere i pazienti”.

Ed è la sanità ad essere messa a rischio con la legge di Bilancio “che colpevolizza e colpisce i più poveri – ha detto Scarano – accresce anziché contrastare la precarietà, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e aumenta l’iniquità del sistema fiscale generando una forte disparità con i lavoratori dipendenti. Una manovra che incide profondamente sul lavoro pubblico visto che non ci sono risorse per i prossimi rinnovi contrattuali, nessuna attenzione per le attività istituzionali, nulla sulle assunzioni e sui vincoli ai tetti di spesa esistenti, dimenticando anche il sociale. Per queste ragioni sciopereremo insieme alla Uil venerdì 16 dicembre e scenderemo in piazza Prefettura, a Potenza, alle 10. Siamo tutti chiamati a mobilitarci per cambiare questa legge di bilancio iniqua”.

Sulle ragioni dello sciopero del 16 è intervenuto anche il segretario nazionale Vannini: “Il 16 dicembre – ha detto – saremo in piazza in Basilicata come in altre regioni per manifestare contro una legge di bilancio che è profondamente sbagliata, che dà a chi ha di più e toglie a chi ha di meno, non ha misure strutturali rispetto ai veri bisogni del paese, lavoro e povertà, premia gli evasori fiscali e non investe nella sanità, dando la dimostrazione che la pandemia non ha insegnato niente. Rispetto ai temi presenti in manovra, quello che la Fp Cgil pone con forza è la necessità di un grande piano di assunzioni nella pubblica amministrazione, pena il rischio di trovarci tra qualche anno senza quelle figure fondamentali, dalla sanità alle cooperative sociali fino ai tribunali”.

Scarano ha infine ribadito la “pericolosa e inaccettabile concentrazione di poteri e competenze in capo alla struttura di diretta dipendenza del presidente della Regione tramite il nuovo ordinamento amministrativo della giunta regionale della Basilicata, in contrasto con il principio di separazione tra potere politico e gestionale sancito dal D.Lgs. 165/2001”.

“Occorre a un piano straordinario di occupazione e di investimento nella pubblica amministrazione – ha precisato Summa – che restituisca valore al lavoro pubblico. Basta a scelte discrezionali e alla lottizzazione della pubblica amministrazione. Si rispetti il principio della separazione tra potere politico e amministrativo e si valorizzi il personale interno avviando al contempo i concorsi pubblici, considerato che c’è una carenza di personale che rischia il collasso delle funzioni pubbliche, della sanità, dell’ente Regione e dei Comuni. E si dia strutturalità ai dipartimenti della prevenzione per assumere ispettori del lavoro e contrastare concretamente la sicurezza sui luoghi di lavoro”.